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Milano, nel 2010 è boom di disoccupati e cassa integrati

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I dati della Camera del Lavoro. Metalmeccanico e edilizio i settori più in difficoltà

carlotta mariani
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Sono quasi 150mila le persone coinvolte nella crisi economica e occupazionale a Milano e provincia, dall'inizio del 2010. Tra questi, 90mila sono in cassa integrazione, 25mila sono iscritti nelle liste di mobilità, 10mila sono precari (legati soprattutto al settore scolastico) e 25mila inoccupati, soprattutto tra i giovani e i laureati. Questi i dati sull'occupazione nel capoluogo lombardo della Camera del Lavoro, presentati questa mattina dal segretario generale Onorio Rosati. Il ricorso alla cassa integrazione segna un +213%. Nei primi mesi del 2009 erano 26 milioni e 210mila le ore autorizzate dall'Inps; nello stesso periodo del 2010 si è raggiunto il record di 55milioni e 851mila ore. Un cambiamento delle dinamiche occupazionali e dell'aspetto sempre più strutturale della crisi economica è rappresentato, in particolare, dall'aumento di ore di cassa integrazione per gli impiegati (+12% circa). A soffrire è soprattutto il settore industriale (+190% di ore autorizzate rispetto al 2009). Le situazioni peggiori sono quelle registrate nel comparto metalmeccanico e in quello edilizio. Problemi anche per il settore dell'editoria e del commercio. Meglio il settore chimico, che nelle ultime settimane sta registrando una leggera attenuazione. Gli iscritti alle liste di mobilità sono aumentati di 5mila unità in più rispetto a giugno del 2009, 11mila se si guardano i dati dell'ottobre 2008. In crescita anche la disoccupazione, che nel secondo trimestre del 2010 ha raggiunto il 6,3%, 2,5 punti percentuali in più rispetto agli ultimi due anni. “In questi giorni si legge di un'uscita dell'Italia della crisi. Stando a questi dati - ha commentato Rosati - non mi pare proprio che la crisi a Milano sia finita, anzi pare che gli effetti più pesanti dal punto di vista occupazionale si stiano manifestando proprio in questo periodo”.

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