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Urban Outfitters, il negozio di abbigliamento che vende più vinili di Amazon

Leonardo Filomeno
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Un magazzino impeccabile, un bel sito internet e l'amore dei clienti per il vinile. Tanto è bastato a Urban Outfitters, catena di abbigliamento giovanile americana con sedi sparse anche in Europa, per raggiungere il primato mondiale di maggior rivenditore di dischi in vinile al mondo. Con buona pace del colosso Amazon, che comunque di ottimi motivi per continuare a sorridere ne avrà di sicuro a volontà. A far parlare in queste ore è la natura del record in questione, che per Urban Outfitters si registra in un momento di calo generale delle vendite dovuto a un target sempre più giovane e con meno soldi a disposizione. Stile e musica "alternative" - Come accennato, la buona gestione del magazzino permette loro di fare provviste presso svariate distribuzioni (circa 100) senza accollarsi direttamente i costi dello stoccaggio. In più, c'è uno store online essenziale e veloce, dove con pochi click ti porti a casa un bel vinile di Lana Del Rey, Deadmau5 o The XX spendendo una ventina di dollari. A ciò si aggiunge la grande importanza che i clienti "urban" danno alla musica, dettaglio messo in risalto ai microfoni del sito Buzzfeed proprio da Calvin Hollinger, il boss della società. Da un lato, insomma, c'è il caso singolare di una catena d'abbigliamento che diventa il player principale di una fetta piccolissima ma effervescente del mercato musicale come quella del vinile (+32% nel 2013 ma la cifra pare sia destinata a lievitare, alla faccia di chi lo dava frettolosamente per spacciato). Dall'altro, invece, resta da capire se l'exploit, nonostante il modello virtuoso, sia stato solo casuale o se in futuro possa rappresentare per chissà quante catene musicali l'ultima preziosa ciambella di salvataggio. 

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