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Vittorio Feltri, coronavirus a Sanremo: "Se facesse un salto lì, farebbe un'opera buona"

Gabriele Galluccio
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Dopo essersela presa con Beppe Sala, il sindaco di Milano invitato a preoccuparsi del coronavirus anziché "romperci i cogl****", Vittorio Feltri sposta il mirino su Sanremo. E lo fa con la solita ironia pungente: "Se il coronavirus facesse un salto a Sanremo farebbe un'opera buona". Un'iperbole, un'evidente provocazione al Festival della canzone italiana che per la settantesima edizione promette di essere tutto tranne che un concorso canoro. Infatti su Sanremo da settimane stanno piovendo polemiche di ogni genere, a partire dalle presunte frasi sessiste (o forse solo un po' banali) di Amadeus fino ad arrivare al caso di Junior Cally, il rapper che istiga odio e violenza contro le donne.  Per approfondire leggi anche: "I cinesi sono più intelligenti di noi" Se il Coronavirus facesse un salto a Sanremo farebbe un'opera buona— Vittorio Feltri (@vfeltri) February 1, 2020

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