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Curzio Maltese contro Libero: "I miei lettori sono più intelligenti"

Nicoletta Orlandi Posti
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Non l'ha presa bene. Curzio Maltese in una intervista a Lettera43 spara a zero contro Libero e Dagospia "rei" di aver criticato il suo doppio stipendio da editorialista di Repubblica ed europarlamentare della lista Tsipras. "Per fare il giornalista non devo certo chiedere il permesso a Maurizio Belpietro o a quel buffone di Dagospia", tuona Maltese che giustifica il suo comportamento sostenendo che potrebbe "continuare a stare a Repubblica a stipendio pieno perché non solo è legale ma ci sono quattro-cinque parlamentari europei che sono direttori di giornale". Il riferimento è ai colleghi del suo gruppo parlamentare, la Gue, per esempio oltre a Barbara Spinelli, anche lei collaboratrice di Repubblica, c'è Patrick Le Hyaric, direttore dello storico giornale della sinistra francese l'Humanité. "Posso restare in carica" - In realtà le critiche non gli sono piovute addosso solo da Libero e Dagospia: anche il Cdr del suo giornale ha protestato. "Io ho semplicemente detto al Cdr", spiega Maltese a Antonietta Demurtas, "che non per volontà della direzione del giornale ma per l'iniziativa impropria di un amministratore, a un certo punto, mi avevano messo in congedo di ufficio. E invece io potrei legalmente rimanere in carica, ma non lo faccio per questioni di opportunità, perché appunto ho già uno stipendio".  Maltese, sostiene che, sin dal primo momento in cui si è candidato alle elezioni europee ha deciso, in accordo con il suo direttore, di continuare a scrivere ma con un "contratto di collaborazione part time, che per inciso", racconta a Lettera43.it, "non è proprio di mercato, e ho accettato perché ci tengo molto a collaborare per la Repubblica e ci tiene molto anche il direttore Ezio Mauro". Libero insulto - Alla domanda se non si sente nel torto, Maltese risponde "no". E spiega: "Il mio è un rapporto che ho con un datore di lavoro privato. Potrei essere remunerato in pieno ma visto che voglio impegnarmi seriamente nel parlamento europeo e potrò dare a Repubblica solo un impegno part time, ho un contratto part time (contratto giornalistico di collaborazione articolo2, ndr). Fine della storia. Non devo rendere conto a nessuno, solo ai lettori". Maltese continua poi ad attaccare Libero e Dago: "Se io scrivo un pezzo su quanto è bella Venaria Reale e come sia un esempio buono di turismo culturale del Paese, devo rispondere se scrivo cose sbagliate. Invece Dagospia e Libero di cose sbagliate campano, ma loro hanno degli altri lettori, io ho dei lettori più intelligenti". Convinto lui...

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