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Patrizia D'Addario, tutte le balle al processo escort

Nicoletta Orlandi Posti
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Per due volte il presidente della seconda sezione penale, Luigi Forleo, è stato costretto a sospendere l'udienza. Patrizia D'Addario era visibilmente nervosa, irrequieta mentre raccontava per la prima volta ai giudici del Tribunale di Bari particolari finora inediti, piccanti e piuttosto "peculiari" sulle due serate trascorse a Palazzo Grazioli nell'autunno del 2008. E' scoppiata a piangere mentre i pm le facevano ascoltare l'audio di un'intercettazione telefonica con l'imputato Massimiliano Verdoscia (con il quale ebbe poi una relazione) che pattuì con lei una prestazione per 200 euro. Ha ripetuto più volte di non essere una escort rivelando che lo scandalo "l'ha scaraventata all'inferno". Poi Patrizia D'Addario è passata al racconto della prima serata trascorsa a Palazzo Grazioli. Era il 26 ottobre 2008. L'orgia nel letto del Cav - "C'erano 20-25 ragazze e gli unici uomini erano il Presidente e Gianpaolo Tarantini, ma Berlusconi - dice - aveva puntato me. Dopo cena io e altre ragazze andammo con Berlusconi a fare un giro nel Palazzo". Il gruppo si trovò poi nella camera da letto del Cavaliere. "Eravamo quattro ragazze sul letto con Berlusconi. All'improvviso - racconta - ho sentito che mi accarezzavano in un posto in cui non dovevano. Siccome io un'orgia non l'ho mai fatta, sono corsa in bagno perchè volevo andare via. Berlusconi mi ha raggiunto e mi ha calmato perchè aveva capito che avevo problemi. Le altre tre ragazze hanno detto: 'Amore, vai via?'. Dopo avermi tranquillizzato, il presidente mi ha portato in una stanza e mi ha fatto vedere le ville che ha nel mondo, parlammo di materiale edile e del residence che volevo costruire a Bari. Dopo un po' lasciai il Palazzo e tornai in albergo".  Patrizia D'Addario ha detto anche di aver saputo da Tarantini di presunti rapporti non protetti di Berlusconi con le ragazze, fatti che hanno fatto scuotere la testa a 'Gianpi', per la prima volta presente al processo a suo carico (e di altre sei persone, tra cui Sabina Began) per associazione per delinquere finalizzata all'induzione, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Il consiglio di Silvio - Dopo pochi giorni, su richiesta di Berlusconi e di Tarantini, Patrizia D'Addario tornò a Palazzo Grazioli. "Era il 4 novembre 2008 - si spinge a raccontare - e Berlusconi era stato inviato alla cena (nell'ambasciata Usa, ndr) per l'elezione di Barack Obama alla Casa Bianca. Il presidente declinò l'invito dicendo che aveva la febbre: lo fece per stare con noi. Poco prima aveva lasciato in tutta fretta il presidente Napolitano". "Quella sera - conferma - decisi di restare a Palazzo Grazioli. Berlusconi mi portò nella sua camera da letto, mi mostrò il letto che gli aveva regalato Putin. Avemmo rapporti sessuali, chiacchierammo e lui mi dedicò poesie. Al mattino dopo facemmo colazione insieme e il presidente mi diede consigli sul sesso: mi disse che per provare piacere avrei dovuto acconsentire che al rapporto partecipasse una donna". Pronta la querela - Diversa la dinamica dei fatti raccontata ai giudici dalla sua amica Barbara Montereale, presente a Palazzo Grazioli il 4 novembre: "Quando il mattino dopo Patrizia tornò in hotel - ha detto stasera in aula - disse 'lo incastro, ho le prove, ho registrato tutto, se non mi paga entro una settimana lo incastro". Tarantini, invece, si è detto sconcertato dal racconto "non vero" della D'Addario e ha dato mandato ai suoi legali di sporgere querela.

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