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Risse in tv, insulti e gaffe: i 10 momenti più trash del 2014

Giulio Bucchi
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Bombardati da stelline social, tv spazzatura e politica caciarona, trovare i 10 momenti "più trash" del 2014 non è impresa facile. Ci si può provare partendo dall'improbabile Carlo Giovanardi versione rapper che davanti alla videocamera di LiberoTv improvvisa rime pepate contro Fedez e Chicoria, che rapper lo sono davvero. Il dissing con messaggio contro la droga è tutto da gustare non ha forse convertito gli antiproibizionisti ma di sicuro ha regalato qualche minuto di stordente incanto. Giovanardi e il rap contro Fedez: guarda il video su LiberoTv     "Tope" e toccatine - Ma è dallo spettacolo che come sempre arrivano i momenti (in)dimenticabili, e spesso con imbarazzanti momenti a luci rosse. Come catalogare la presentazione dedicata da Paolo Ruffini a Sophia Loren, salutata sul palco dei David di Donatello al grido di "topa meravigliosa"? Una cafonata da Oscar. Il Telegatto dell'imbarazzo va invece a Marco Mazzocchi che a Notti Mondiali, per portare un po' di fortuna all'Italia di Prandelli, chiede al collega Eugenio De Paoli di toccare il sedere all'ospite Paolo Bonolis. Gelo in studio. E com'è andata a finire agli azzurri in Brasile, è cosa nota.  Balli proibiti - Sempre Mamma Rai ha regalato altri momenti ad alta tentazione di zapping selvaggio, insieme a due imprevisti che hanno fatto molto chiacchierare i giorni seguenti. A Ballando con le stelle, lo show più visto della stagione a viale Mazzini, la star è stata Giusy Versace, giovane e coraggiosa atleta che ha scelto di danzare nonostante abbia entrambe le gambe amputate. Prima di vincere l'edizione 2014, è stata protagonista di un fuoriprogramma quando impegnata in una piroetta volante le si è staccata una protesi in diretta. Milly Carlucci è stata costretta a mandare la pubblicità, mentre Giusy ha reagito con un sorriso. Applausi. Solo guai ha portato invece il seno scoperto involontariamente in diretta da Veronica Maya, anche lei impegnata in un balletto a Tale e quale show ma in abiti decisamente più succinti. A causa delle polemiche la Maya è stata sostituita a Linea bianca. Le mutande della Pausini - A proposito di upskirt, sono state due le regine degli ultimi 12 mesi. La prima è Laura Pausini, che in concerto in Però ha visto la propria gonna alzarsi in modo birichino. Peccato che sotto non avesse le mutandine, anche se la verace popstar romagnola sostiene il contrario. In ogni caso, ammette, "mi sono vergognata tantissimo". Pausini e la gonna con niente sotto: guarda il video su LiberoTv   La regina dei social hot - Ma l'unica, vera regina del trash 2014 non può che essere Naike Rivelli. La figlia di Ornella Muti, a dispetto dei 40 anni suonati, non ha trascorso settimana senza regalare ai suoi follower un video porno-soft, una foto piccante (guarda gli scatti più "scandalosi"), un bacio lesbo (guarda il video), una confessione a luci rosse. A onor del vero, comunque, il 2014 non ha aggiunto molto a quanto non avesse già detto il 2013 di Naike. Alta tensione in tv - In quanto a risse tv, l'apice è stato raggiunto da Michele Santoro e Marco Travaglio, con tanto di addio in diretta del condirettore del Fatto quotidiano in diretta ad Annozero. Ma qui, più che nel trash, sforiamo nel flop dell'anno. Il meglio arriva però agli sgoccioli della stagione. A Domenica in è andata in scena la lite furibonda (guarda il video) tra Paola Perego e Nina Moric, con la showgirl croata che ha lasciato come da copione lo studio e ha risposto con dito medio qualche ora dopo, sui social. E da Twitter è partita la contestazione dei cosiddetti directioner a Federica Panicucci. La conduttrice ha avuto la colpa di presentare lo speciale tv Mediaset sul concerto romano dei One Direction, la boy band che ha fatto impazzire i teenager di tutto il mondo, Italia compresa. E giù insulti alla povera Panicucci, che ha detta degli appassionati non ha avvicinato i cinque ragazzi britannici con il "dovuto rispetto", indegna di avvicinarsi a Harry, Niall e compagnia. Massimo sacrilegio quando la presentatrice ha cercato di spogliare uno di loro. Buoni fini, esiti tragicomici - Non si poteva chiudere questa breve rassegna senza tornare alla Rete. Da qualche anno, il web è il motore del mondo, almeno dal punto di vista della comunicazione, dei trand e delle campagne d'opinione. E via di hashtag, da #Bringbackourgirls, per sensibilizzare l'Occidente sul dramma delle ragazze nigeriane rapite dai terroristi islamici di Boko Haram, al famigerato #IceBucketChallenge. Da Obama al panettiere di Lumezzane, tutti hanno sentito il dovere di aderire alla raccolta fondi per la ricerca contro la Sla. Peccato che l'estate di beneficenza sia diventata presto una sarabanda di video tragicomici, in cui il buon fine iniziale si è un po' perso per strada. Le secchiate di acqua gelata sulla testa hanno alla fine contribuito a raccogliere solo in Italia 2,4 milioni di euro in donazioni, ma alla fine i titoli e i commenti più che sugli assegni sono stati dedicati alla tirchieria (o meno) dei vari vip (vi ricordate il caso di Luciana Littizzetto?), con relative polemiche, mentre la "gente comune" si è dovuta accontentare di finire nelle compilation degli "epic fail" (guarda il video delle docce più maldestre). E nessuno ha preteso da loro di esibire l'assegno. Risultato: la campagna è diventata uno dei tanti, insopportabili tormentoni virali.

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