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Puntata 200: ora ci si mette pure il junior

Giovanni Sallusti e Vittorio Feltri

Vittorio, dopo aver detto che Alessandro gli ha tirato "una polpetta avvelenata" col caso Boffo, incrocia la penna con il nipote del direttore de Il Giornale

Roberto Procaccini
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"Caro Vittorio, il partito No Euro di Silvio Berlusconi e Beppe Grillo non può nascere". "No, non è quello che dicevo io". Sallusti-Feltri, puntata numero 200. Questa volta, però, la fazione dei Sallustis è rappresentata dal junior Giovanni, direttore della testata online www.lintraprendente.it, che contesta l'editoriale odierno in cui l'editorialista de Il Giornale auspica un'alleanza elettorale tra il Cav e l'ex comico di Genova in funzione anti-Bruxelles. La sfida a distanza tra i due segue di un giorno un'altra querelle a distanza tra Feltri e (un) Sallusti. Proprio ieri Vittorio tirava in ballo Alessandro (direttore de Il Giornale e zio di Giovanni) a proposito del caso Boffo ("E' stata una polpetta avvelenata e lui se ne è avvantaggiato"). Silvio+Beppe - Si comincia dalle colonne de il Giornale, dove Vittorio argomenta della necessità di un sodalizio tra Berlusconi e Grillo, unico soggetto eventualmente capace di intercettare il sentimento euroscettico  degli italiani (elettoralmente predominante, secondo Feltri). Giovanni, però, non è d'accordo. Non può bastare il comune orientamento avverso alla grande burocrazia comunitaria, argomenta Sallusti jr., per unire in un solo cartello la (ri)nascente Forza Italia con il Movimento 5 stelle. "Uno dovrebbe essere liberale e attento alle esigenze dell'impresa settentrionale - spiega -, mentre l'altro è apertamente statalista". La contro-risposta di Feltri arriva su Twitter: "Mai scritto una cosa simile", cinguetta Vittorio. 

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