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Luigi Di Maio, Vittorio Sgarbi infierisce: "Senza reddito di cittadinanza prendeva il 3%"

Maria Pezzi
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"Senza il reddito di cittadinanza (concesso a poche settimane dal voto, configurando, nei fatti, un vero e proprio voto di scambio) il M5S avrebbe preso il 3%". Vittorio Sgarbi la pensa così su Luigi di Maio e compagnia cantante. La sonora batosta delle Europee dei grillini ha rispolverato l'antico odio di Vittorio per Giggino. Non ne ha mai fatto mistero. Tempo fa, infatti, il critico d'arte e parlamentare aveva detto: "Il problema è l'ignoranza, l'incompetenza, il fatto di non aver mai studiato né lavorato. Luigi Di Maio è entrato in parlamento grazie ai voti di Grillo, voti di chi odia la politica e vuole il sussidio di disoccupazione: questo è il suo modello di riferimento. Io i voti li ho presi con le preferenze e non in modo automatico, prima che Berlusconi entrasse in parlamento".  E poi: "Lo stipendio di Vice Presidente della Camera di Di Maio invece è un regalo, un regalo a una nullità". Insomma, c'è stima. Leggi anche: Luigi di Maio, la bomba di Bechis #elezionieuropee2019 Senza il “reddito di cittadinanza” (concesso a poche settimane dal voto, configurando, nei fatti, un vero e proprio voto di scambio) il M5S avrebbe preso il 3%. @stampasgarbi @ilgiornale @Libero_official @nino_ippolito— Vittorio Sgarbi (@VittorioSgarbi) 27 maggio 2019

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