Marco Travaglio scrive la lista dei ministri da "eliminare": tra questi spunta il grillino "incompetente"
"Nel totoministri, almeno per il momento e a quanto risulta, per la prima volta non sembrano esserci ancora inquisiti o condannati. Circolano però nomi che, secondo il parere delle nostre firme, sarebbe meglio evitare quantomeno per una questione di opportunità". Inizia così la ghigliottina di Marco Travaglio contro i ministri papabili di far parte del governo giallorosso che, però, secondo l'attenta analisi del Fatto Quotidiano, farebbero meglio a restarne fuori. "Dall'ex ministro dem Dario Franceschini al senatore pd Tommaso Nannicini, passando per il renziano Graziano Delrio, il pentastellato al prefetto Mario Morcone". Leggi anche: Toninelli, l'umiliazione estrema: con il governo giallorosso... che fine farà Ma tranquilli, non si dica che il direttore è di parte, anche tra i Cinque Stelle spunta un nome: "L'errore da non ripetere più Danilo Toninelli al ministero delle Infrastrutture resterà negli annali pentastellati come simbolo degli errori da non ripetere. Quel ministero incarna temi chiave per il M5S e Di Maio aveva scelto un competente, il geologo Mauro Coltorti. Poi, cedendo alle ambizioni ministeriali dei suoi colonnelli e al diktat di Salvini (va bene uno vostro ma che non sia bravo), ha battezzato Toninelli. La miscela esplosiva di annunci continui e incompetenza è puntualmente esplosa. Impegnato a inseguire Salvini su migranti e Ong, ha lasciato gestire il ministero a un gruppetto di amici e burocrati che hanno più che altro tutelato gli interessi padroni da sempre a Porta Pia. Come dimostra la tragedia del ponte Morandi".