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Vittorio Feltri, l'aneddoto sulla caduta sul muro di Berlino: giornali pieni di comunisti

Davide Locano
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Trent'anni dalla caduta del muro di Berlino. Un snodo storico decisivo, la riunificazione di Ovest ed Est. Un colpo mortale al comunismo filo-sovietico. E sulla ricorrenza, su Twitter, si spende Vittorio Feltri. Lo fa con un ricordo personale, strettamente legato al giornalismo. "Quando cadde il muro di Berlino ero direttore del periodico Europeo, Rizzoli - premette il direttore di Libero -, che non usciva perché i redattori comunisti scioperarono due mesi contro di me". E ancora, Vittorio Feltri conclude sottolineando come "nei giornali il muro rosso è ancora in piedi". Leggi anche: "Noi, più insultati della Segre": lo sfogo di Feltri e Sgarbi Di seguito il tweet di Vittorio Feltri: Quando cadde il muro di Berlino ero direttore del periodico Europeo , Rizzoli, che non usciva perché i redattori comunisti scioperarono due mesi contro di me. Nei giornali il muro rosso è ancora in piedi.— Vittorio Feltri (@vfeltri) November 9, 2019

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