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Citofonata di Salvini, Calenda contro Gustavo Zagrebelsky: "Come la notte dei cristalli? Non diciamo ca****"

Caterina Spinelli
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Carlo Calenda dalla parte di Matteo Salvini. La citofonata da parte del leader della Lega a casa di un presunto pusher ha acceso l'ira di Gustavo Zagrebelsky. Il giurista italiano ha affidato a Twitter il suo commento alla notizia di Pilastro di Bologna: "Suonare un citofono è molto simile a quello che accadde in Germania nella tragica notte dei cristalli". Leggi anche: Sardine, al Pilastro l'ultima manifestazione dopo la citofonata di Salvini Un riferimento che non è piaciuto all'ex Pd ora leader di Azione che ha ben pensato si replicare: "Non diciamo ca**ate. Ma davvero". Il riferimento di Zagrebelsky è al terribile avvenimento che avvenne tra il 9 e il 10 novembre 1938, quando ebbe luogo il più violento pogrom che comportò l'attacco sistematico alle proprietà e ai luoghi di culto della comunità giudaica. Non diciamo cazzate. Ma davvero. https://t.co/m6xckRwYKe— Carlo Calenda (@CarloCalenda) January 25, 2020

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