Cerca
Logo
Cerca
+

Travaglio: "Scajola innocente a sua insaputa"

Scajola e Travaglio

Lucia Esposito
  • a
  • a
  • a

Incredibile Marco Travaglio. Basta leggere l'editoriale di oggi, martedì 28 gennaio, per rendersi conto della sua capacità di girare le carte, di fare acrobazie dialettiche quando le notizie non gli piacciono e, per una volta, riesce perfino a criticare l'operato dei giudici. Il "miracolo" è stato compiuto da Claudio Scajola che è stato assolto per la vicenda della casa. Travaglio si stupisce perché i giudici lo hanno assolto e siccome l'ex ministro azzurro, secondo il vicedirettore avrebbe dovuto essere condannato, ecco che c'è qualcosa che non torna. I magistrati, dipinti solitamente come Casta infallibile, vengono per la prima volta messi sotto accusa. "In attesa delle motivazioni della sentenza, che comunque si annunciano avvincenti, si può solo tirare ad indovinare come abbia potuto il giudice stabilire che per un deptutato e un ministro dell'Interno, beneficiare di un milione e passa versati in nero da imprenditori che lavorano per il suo ministero, non costituisce reato", scrive.  Secondo Travaglio tutto ruota intorno al "al dolo": l'intenzione di violare la legge. "Il politico può sostenere di non sapere che il finanziamento provenisse dai fondi neri di una socità di capitali senza la deliberazione dell'organo societario competente e senza l'iscrizione a bilancio: pensava che l'imprenditore avesso preso i soldi dal suo patrimonio personale. In teoria, se non ci sono prove che lo smentiscono e se il giudice è particolarmente credulonme o generoso, viene assolto". Ecco, Travaglio parla di giudici creduloni e generosi perché uno di loro ha "osato" assolvere Scajola.  La spiegazione - Travaglio cerca di dare un'altra possibile spiegazione "è che sia riuscito a convincere il Tribunale della sua versione che tanto buonumore suscitò a suo tempo in Italia e nel mondo: al compromesso con le proprietarie dell'immobile, non era presente nell'ufficio del notaio quando Zampolini arrivò con gli assegni circolari; dunque non si accorse che l'appartamento costava il triplo della somma versata da lui e che il resto l'avevano pagato altri, dunque anche in questo caso il suo "dolo" non c'è". Ecco allora la conclusione di Travaglio: "Se il giudice si fosse bevuto una storia così comica, bisognerebbe complimentarsi con lui per il suo spiccato sense of humour". Dunque delle due l'una: siccome un giudice ha assolto Scajola tale giudice o è un credulone o è spiritoso. Aspetta le motivazioni per capire come sia stato possibile. Nel frattempo perà secondo lui nonostante l'assoluzione Scajola dovrebbe "sparire dalla circolazione per sempre". Insomma se i giudici non lo condannano, ci pensa lui. 

Dai blog