Il presidente Sergio Mattarella "l'impeachment se l'è fatto da solo". È Franco Bechis sul Tempo a illustrare come la mossa kamikaze del Quirinale, che ha sbarrato la strada a Paolo Savona ministro dell'Economia e al governo di M5s e Lega, rischi di gettare nel caos l'istituzione da lui rappresentata e l'Italia intera. "La sensazione che si farà largo fra la gente - spiega il direttore del Corriere dell'Umbria - è che l'Italia sia un Paese sotto tutela, diretto da interessi che sono fuori dai suoi confini e che questa eterodirezione non sia stata avversata, ma addirittura accettata dall'uomo che dovrebbe fare scudo a tutto ciò". Leggi anche: "Fuori faccia feroce, con me...". Mattarella, la rabbia contro Di Maio e Salvini Resta, insomma, "il retrogusto amaro della sudditanza italiana" e la sensazione di un piano orchestrato, quello di convincere Di Maio e Salvini a piazzare nei ministeri chiave "qualche fessacchiotto che non farebbe paura nemmeno a un topolino". L'esatto opposto di Savona, insomma. La scelta di affidarsi a un governo di tregua, paradossalmente, è per molti elettori benzina sul fuoco, e il rischio alle porte è quello di una "campagna elettorale a tambur battente, pericolosissima".