Roccaforte rossa

Gianluigi Paragone, pesante sospetto su Mario Daghi, Daniele Franco e Pd: "Niente soldi per gli italiani, ma per Mps li trovano"

I soldi tra sostegni ristori e rinforzini sono arrivati? È questa la domanda che si pone Gianluigi Paragone che teme la trasformazione di promesse "in colossali bugie". "È un anno - si sfoga sulle colonne del Tempo - che leggo titoli sulla montagna di soldi in arrivo, specie grazie alla Grande Madre Europa. Eppure il malcontento è crescente, perché a fronte di mancanza di liquidità o di sofferenze pregresse si cumulano regole assurde, coprifuoco, pass vaccinali e multe da pagare".

 

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L'ex grillino, ora leader di Italexit, pone l'accento su un'altra questione parecchio spinosa: Montepaschi. "Sfondando il muro dell'assurdo - verga Paragone - il governo riesce a tenere tutto sotto traccia. Silenzio rispetto all'azione di responsabilità verso Alessandro Profumo, il ceo di Leonardo (una partecipata di Stato quotata in Borsa), condannato per gravi reati finanziari; e silenzio anche rispetto a quanto sta sempre più emergendo sugli ultimi bilanci della banca senese". Stando alle perizie, "tra il 2012 e il 2015 Montepaschi non ha contabilizzato tempestivamente nei propri bilanci tali rettifiche su crediti per complessivi 11,42 miliardi di euro, pari a 7,77 miliardi al netto dell'effetto fiscale". Eppure a detta del senatore del gruppo Misto nessuno ne parla. "Come mai - si chiede ancora - tutto questo imbarazzo da parte dell'ex governatore oggi premier Mario Draghi ad affrontare la situazione? Di quali verità hanno paura lui, il ministro dell'economia Daniele Franco (ex Ragioniere Generale dello Stato), o il Partito democratico "dominus" in quel di Siena e partito dell'ex ministro Pier Carlo Padoan (il ministro del 64% pubblico in Mps) oggi presidente di UniCredit?".

 

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Infine una riflessione parecchio amara:  "Le questioni bancarie sono complicate da spiegare ai cittadini, ma se il popolo sapesse che i suoi soldi sono stati spesi per coprire strane ricapitalizzazioni di una banca cui manager sono stati condannati in primo grado per aver sostanzialmente truccato i bilanci - allora forse qualche antenna di drizzerebbe". E le conseguenze sarebbero scontate.