Deliri pentastellati

Otto e Mezzo, Massimo Giannini umilia Di Battista: "Ma quali poteri forti? Ecco chi mi ricordi". Il grillino sclera

"Mi sembrava il Nanni Moretti di Ecce Bombo". Con questa frase Massimo Giannini irride Alessandro Di Battista. Ospiti entrambi a Otto e Mezzo da Lilli Gruber, il direttore del quotidiano La Stampa non ci è andato per il sottile definendo l'ex ribelle del Movimento 5 Stelle. Il tema è la cospirazione, a detta del Movimento 5 Stelle, che ci sarebbe stata dietro la sostituzione di Giuseppe Conte con Mario Draghi. "Perché parlare di poteri forti? - ha chiesto Giannini su La7 - Che armi hanno per buttare giù un governo? Conte non aveva i numeri, cosa c'entrano i poteri economici?". Poi il giornalista si è lasciato andare a un parallelo con il governo Berlusconi scatenando la conduttrice: "No, parliamo di questo governo", ha subito messo in riga gli ospiti. "Conte non è andato via perché è stato bastonato dai poteri forti e dalla finanza" ha proseguito Giannini precisando che "nulla di tutto questo c'entra".

 

 

Ma a far innervosire Di Battista non sono state le parole sull'ex premier, oggi leader in pectore del Movimento 5 Stelle. "Il paragone con Nanni Moretti te lo potevi risparmiare, stiamo parlando di politica, quindi parla di politica", ha risposto stizzito mentre Giannini ha rincarato la dose: "L'ho detto affettuosamente, era una battuta. E tu ti potevi risparmiare di dire che sono in un gruppo editoriale che rappresenta i poteri forti". Ed ecco che lo scontro è continuato: "È così, quando lavoravi a Repubblica era diverso, oggi lavori per il gruppo Gedi che fa capo agli Elkann e che ha ben altri interessi, evidentemente rappresenta i poteri forti". 

 

 

Archiviata la parentesi, Dibba è tornato al "complotto" e alla risposta di Giannini su quali siano le prove, ha detto: "Ci sono, basta pensare alla campagna mediatica contro Conte e il governo precedente fatta da Confindustria che ha legami con alcuni partiti politici come quello di Salvini".