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Laura Castelli, l'ex viceministro M5s condannato: pubblicò questa foto e diede il via al linciaggio della piddina

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Laura Castelli è stata condannata dal tribunale di Torino per diffamazione aggravata. La viceministra dell’Economia dovrà pagare una multa di 1.032 euro, più altri 5mila alla parte civile a causa di un post su Facebook in cui criticava Lidia Roscaneanu, una candidata del Pd alle amministrative del 2016. A causa di quel post, la donna di origini romene ma in Italia dal 2004 aveva ricevuto insulti di ogni tipo, soprattutto sessisti e razzisti. 

 

 

In pratica la Castelli aveva pubblicato una foto in cui la giovane compariva con Piero Fassino, scattata in occasione della campagna elettorale: “Che legami ci sono fra i due? Fassino - aveva scritto la grillina - dà un appalto per il bar del tribunale a un’azienda fallita tre volte, che si occupa di aree verdi, con un ribasso sospetto. La procura indaga. Fassino candida la barista nelle sue liste. Quantomeno inopportuno… che ne dite?”. Così facendo la Castelli ha esposto la donna a una caterva di messaggi offensivi, dato che il suo post era stato rilanciato anche dal blog di Beppe Grillo. 

 

 

“Dopo quel post - aveva spiegato la Roscaneanu prima di testimoniare in aula lo scorso 22 febbraio - ho ritirato la mia candidatura. Tutti mi chiedevano ‘come fosse Fassino’, alludendo non solo alle foto ma anche ai commenti, centinaia. Erano battute sessiste, volgari. Ho avuto la sensazione che si comportassero così perché ero giovane e straniera”. 

 

 

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