La granata di Dagospia

Pontecorvo, gossip sull'ambasciatore italiano a Kabul: "Sempre in tv?". Piano politico, "che partito c'è dietro"

Nei giorni drammatici della presa del potere dei talebani in Afghanistan, Stefano Pontecorvo era diventato "l'eroe italiano a Kabul". Ora però Dagospia sgancia una bomba politica al veleno. Così, all'improvviso: un gossip destinato a infiammare le prossime settimane alla Farnesina e nei Palazzi romani che contano.

 

 

 

 



L'ambasciatore, rappresentante Nato in città, e il giovane console Tommaso Claudi sono stati gli ultimi a lasciare la capitale afghana, ormai in mano agli studenti coranici. Hanno vissuto in prima linea la sciagura dell'assedio all'aeroporto dei disperati in fuga, intenzionati a imbarcarsi nei pochi voli in partenza verso l'Occidente per scappare dal Paese. Hanno provato a organizzare con razionalità e calma l'evacuazione degli italiani e dei loro collaboratori. C'erano sempre loro due "sul fronte" a prendere fisicamente in braccio bambini e neonati che le madri afghane consegnavano ad europei e americani, militari e civili, oltre il filo spinato nella speranza di garantire ai figli un futuro migliore. E sono stati loro a gestire il disastro del sanguinoso attentato dell'Isis che ha provocato quasi 200 morti tra gli afghani e i soldati americani. 

 

 

 

 

 


"Sono insoddisfatto ma con la coscienza pulita - commentava Pontecorvo al ritorno, una volta atterrato a Fiumicino - perché abbiamo fatto non tutto quello che avremmo voluto, ma coi mezzi che avevamo e nelle circostanze abbiamo fatto più del possibile". Ora, però, sembra arrivato per lui il momento del gossip politico. Firmato, ovviamente, Dagospia. "L'ambasciatore, alto rappresentante civile della Nato in Afghanistan, si spinge nei salotti tv. C'è chi maligna - prosegue il sito fondato e diretto da Roberto D'Agostino - che stia cercando visibilità per ottenere un nuovo ingaggio di fine carriera". Ma "qualche addetto ai livori sostiene che vorrebbe chiudere la carriera facendo il Parlamentare, forse con Fratelli d'Italia? Ah, saperlo".

 

 

 

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Già, saperlo. Il sospetto è che la voce possa essere dal sen fuggita a qualche feluca un po' gelosa o, perché no, a qualche esponente "politico" del Ministero degli Esteri, retto dal grillino Luigi Di Marlo. Si attendono giorni caldissimi.