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Guido Crosetto, "i francesi riaprono a Mosca, che cosa dimostra". Sanzioni, gioco sporco: italiani fregati

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I duri e puri delle sanzioni contro Vladimir Putin e la Russia siamo solo noi italiani? Il sospetto viene anche a Guido Crosetto, leggendo le notizie che arrivano da Oltralpe. "I francesi riprendono le produzioni, i turchi aprono porti e banche agli oligarchi, gli inglesi non hanno toccato un bene privato russo sul loro suolo, gli israeliani fanno ponti d’oro agli investimenti e trasferimenti di capitali. Diciamoci chiaramente che la realpolitik esiste", sentenzia il fondatore di Fratelli d'Italia su Twitter, condividendo l'indiscrezione (poi confermata) della riapertura degli stabilimenti russi della Renault, che ha ripreso a sorpresa la produzione a Mosca.

 

 

 


Secondo quanto riferiva il quotidiano Le Monde, lo ha annunciato un portavoce dello stesso gruppo. Renault aveva sospeso la produzione il mese scorso. Tuttavia, la controllata locale Avtovaz ha annunciato un nuovo blocco parziale a causa della penuria di alcuni componenti. Dal punto di vista "politico", però, il segnale è forte ed in netta controtendenza, anche tenendo conto le parole dure del presidente francese Emmanuel Macron contro il Cremlino.

 

 

 

Così come lo è quello della multinazionale Nestlè, una delle poche a non aderire alla massiccia campagna di boicottaggio del mercato russo. Il gruppo non ha lasciato il Paese dopo l'invasione dell'Ucraina e per questo, dopo 48 ore di ultimatum, è arrivata la rappresaglia di Anonymous. Il collettivo di hacker "etici" ha così pubblicato online il database della più grande azienda alimentare del mondo. Sono stati prelevati 10 giga di dati, di e-mail, password, clienti aziendali Nestlè, insieme a un campione di dati di più di 50.000 clienti business. L'azione è stata ovviamente rivendicata dal collettivo di hacker su Twitter con l'hashtag #BoycottNestle.

 

 

 

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