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Fatima, Antonio Socci e la consacrazione di Papa Francesco: l'evento miracoloso che segue il rito

Antonio Socci
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Ci sono molte drammatiche analogie fra i giorni che stiamo vivendo e quelli che precedettero la Prima guerra mondiale, da cui scaturirono i totalitarismi del Novecento e la Seconda guerra mondiale, con i fantasmi che ancora oggi agitano il mondo. Anche cento anni fa si poteva intuire quale abisso stava per spalancarsi. Il 29 luglio 2014, Winston Churchill scriveva a sua moglie: «Ogni cosa tende alla catastrofe e al collasso (come se) un'ondata di follia avesse colpito la mente del mondo cristiano». E il ministro degli esteri inglese, Edward Grey, il 3 agosto 1914, mentre si stava decidendo l'entrata in guerra, affermò: «Le luci si stanno spegnendo in tutta l'Europa. Dubito che le vedremo accendersi di nuovo nel corso della nostra vita». Fu una carneficina. Il papa Benedetto XV continuò a implorare la fine dell'«inutile strage». Ma nessuno lo ascoltò. Come oggi i potenti non ascoltano l'identico grido di papa Francesco, anche se rischiamo una terza guerra mondiale e l'apocalisse nucleare. Iniziative diplomatiche e appelli di Benedetto XV furono snobbati con disprezzo. Così, il 5 maggio 1917, il papa implorò solennemente la Madonna come «regina della Pace», perché venisse lei in aiuto dell'umanità. I poteri mondani neanche se ne accorsero.

 

 

Eppure solo otto giorni dopo, il 13 maggio 1917, la Madre di Dio rispose veramente a quell'accorata invocazione apparendo a Fatima, in Portogallo, il Paese che anticamente era chiamato "Terra di Santa Maria". Un'apparizione clamorosa in cui la Madonna darà la prova della sua presenza il 13 ottobre con il miracolo del sole, davanti a 70 mila persone, fra cui agnostici e giornalisti laici che riportarono fedelmente i clamorosi eventi. La Madonna scelse il luogo più misero e sperduto e le persone più irrilevanti, dei bambini poveri e analfabeti. A loro, alla loro preghiera (la recita quotidiana del rosario) e ai loro sacrifici, la Madonna attribuì l'incredibile potere di abbreviare la guerra in corso. Il suo "esercito" per cambiare il corso della storia era composto da tre bambini poveri.

 

 

MESSAGGIO PROFETICO
Follia? Sì, la follia del cristianesimo per cui il vero protagonista della storia non sono i potenti, ma è il mendicante: la preghiera e il sacrificio degli umili. Inoltre la Madonna affida ai tre bambini un messaggio profetico straordinario: preannuncia quello che sarebbe accaduto di lì a poco (la rivoluzione bolscevica in Russia) e prospetta delle conseguenze catastrofiche che però - attenzione - Pietro e la Chiesa potranno scongiurare. Al Papa, infatti, in unione con tutti i vescovi, la Madonna chiederà di consacrare la Russia al suo Cuore immacolato per sottrarre il mondo alle forze del male che altrimenti provocheranno persecuzioni alla Chiesa e terribili sofferenze all'umanità. Chi non è cristiano ne sorriderà. Ma il fatto che le profezie pronunciate a Fatima dalla Madonna si siano avverate dovrebbe consigliare riflessione. Papa Francesco ha accolto l'invito dei vescovi ucraini, consacrando (con il mondo) la Russia e l'Ucraina al Cuore Immacolato di Maria, come la Madonna aveva chiesto a Fatima e lo fa oggi, 25 marzo, festa dell'Annunciazione, per chiedere il dono della pace al Principe della pace che venne nel mondo da quel sì di Maria. Non è un gesto di magia, ma di fede, di amore e di speranza. Non è possibile dire cosa può accadere dopo questa consacrazione, perché non si può entrare nella sovrana libertà di Dio. Ma i cristiani sono certi che l'atto del Vicario di Cristo porterà, per vie misteriose, grandi grazie all'Ucraina, alla Russia e al mondo, nei modi e nei tempi che solo Dio conosce.

Si può riconoscere l'azione della Provvidenza nel mondo, ma occorre uno sguardo che va in profondità perché essa è discreta: Dio rispetta la libertà umana, vuole lasciare all'uomo il merito di riconoscere la verità, così - diceva Pascal - ha messo nel mondo abbastanza luce per chi vuole vedere e ha lasciato abbastanza ombra per chi non vuole vedere. Dopo le precedenti consacrazioni, in effetti, si può intravedere una mano provvidenziale che ha indirizzato certi passaggi storici. Alcuni esempi. Essendosi verificato quanto profetizzato a Fatima dalla Madonna, Pio XII, nell'imperversare della seconda guerra mondiale, farà la consacrazione il 31 ottobre 1942, ma per motivi diplomatici e politici non sarà nominata esplicitamente la Russia. La veggente di Fatima, suor Lucia, fece sapere che tuttavia «il Buon Dio mi ha già mostrato il suo compiacimento dell'atto, sebbene incompleto rispetto al suo desiderio, compiuto dal Santo Padre e da molti vescovi. Egli promette per questo di far finire presto la guerra. La conversione della Russia (però) non è per adesso». In effetti c'è chi ha notato che subito dopo la consacrazione, nel giro di pochi giorni, si verificano eventi imprevisti e clamorosi: il 4 novembre la sconfitta dell'Asse a El Alamein, l'8 novembre lo sbarco degli angloamericani nell'Africa del Nord e il 2 febbraio '43 la capitolazione tedesca a Stalingrado. Pare che Churchill abbia commentato: «la ruota del destino si è girata». La guerra terminò prima rispetto alle cupe previsioni. Nel maggio 1952, in una nuova apparizione a suor Lucia, la Madonna sollecitò «la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato», senza la quale «la Russia non potrà convertirsi, né il mondo avere la pace».

 

 

Pio XII il 7 luglio 1952 pubblicò la Lettera apostolica ai popoli della Russia "Sacro vergente anno" e consacrò finalmente la Russia al Cuore Immacolato di Maria, ma mancò l'unione dei vescovi di tutto il mondo in questo atto. Non si realizzò la conversione della Russia, ma ancora una volta - se guardiamo i fatti - si può dire che si verificarono grazie straordinarie. Due insospettabili storici laici come Nekric e Geller, nella loro "Storia dell'Urss", scrivono: «Il discorso pronunciato da Stalin al XIX Congresso, il 14 ottobre del 1952, fu dedicato alla motivazione ideologica dell'imminente offensiva in Europa occidentale... Predice l'avvento al potere dei partiti comunisti... Stalin voleva assistere alla trasformazione sovietica dell'Europa nel corso della sua vita. Si preparava una nuova guerra, ma la Storia ci mise lo zampino. Alla fine del febbraio 1953... Stalin fu improvvisamente colpito da un'emorragia celebrale. Il 5 marzo egli moriva». Tutto questo accadde nel giro di otto mesi dalla consacrazione della Russia. Chi ci ha salvato da quella progettata invasione sovietica e dalla guerra mondiale? Forse - come dice la Madonna - colui che «abbatte i potenti dai troni e innalza gli umili»? Giovanni Paolo II avrà un rapporto speciale con la Madonna di Fatima. Nella sua percezione apocalittica di quegli anni, per ben tre volte fa appello alla Madonna: nel 1981 con un atto di affidamento, poi, nel 1982 e nel 1984, con solenni consacrazioni al suo Cuore Immacolato. Ma anche in questi due casi non vengono adempiute tutte le richieste della Madonna perché non fu menzionata esplicitamente la Russia (e pochi vescovi parteciparono a quell'atto). Tuttavia la risposta fu comunque un'abbondanza di grazie. Gli anni 1982-1984 sono cruciali. In epoca successiva abbiamo scoperto che proprio in quei mesi abbiamo rischiato - e più volte - l'apocalisse nucleare. Era infatti un periodo di altissima tensione est-ovest. Presidente Usa era Reagan. Il leader sovietico era Andropov il quale era persuaso che gli americani stavano per prepararsi all'attacco nucleare sferrando il primo colpo.

STANISLAV PETROV
In questo contesto accadono una serie di incidenti pericolosissimi in cui si sfiorò la catastrofe. Come l'episodio del 26 settembre 1983 quando il tenente colonnello dell'esercito sovietico Stanislav Petrov ebbe dai satelliti la segnalazione di cinque missili intercontinentali partiti dal Montana. In una manciata di secondi doveva decidere: guerra nucleare o no? Qualcuno illuminò la sua mente e lui intuì che non era un attacco, ma poteva essere un errore tecnico. Così non attivò la procedura. Vide giusto e l'umanità fu salva. Per caso... o per intervento del Cielo? Solo due mesi dopo, fra il 2 e l'11 novembre 1983, si ripeté il "miracolo" per l'esercitazione segreta con cui la Nato simulò un attacco nucleare chiamato in codice "Abile arciere". Ma la tensione cresceva sempre più. In questo contesto il 25 marzo 1984, Giovanni Paolo II, a San Pietro davanti alla statua della Madonna di Fatima, compie la consacrazione dicendo fra l'altro: «Dalla guerra nucleare, da un'autodistruzione incalcolabile, da ogni genere di guerra, liberaci!». Suor Lucia, anni dopo - grazie a un'apparizione che ebbe nel 1985 - affermerà che questa consacrazione del 1984 salvò il mondo da una guerra che sarebbe scoppiata proprio nel 1985. È vero? La storia cosa dice? Al Cremlino, Cernenko succede ad Andropov nel febbraio '84. È in corso la crisi degli euromissili. Secondo gli storici lo scontro Nato-Patto di Varsavia tocca il culmine.

L'Urss è in forte crisi, non regge la sfida dello scudo spaziale di Reagan. Di fronte al tracollo economico e alla vulnerabilità militare al Cremlino si valuta la possibilità di attacco "preventivo" all'Occidente. Il generale Akhromejev affermò che in effetti il 1984 fu l'anno più pericoloso. E il 25 marzo 1984 il Papa fa la consacrazione. Verso luglio, quasi di colpo, il Cremlino accantona l'ipotesi bellica, aprendo la strada, nel marzo 1985, a Gorbacev e al suo tentativo di riforma. Perché? Anni dopo si è scoperto il fatto che potrebbe aver determinato questa salvifica svolta. Alberto Leoni, esperto di storia militare, ha raccontato l'"incidente" che mise fuori uso il potenziale militare sovietico nel 1984: l'esplosione dell'arsenale di Severomorsk, nel Mare del Nord. «Senza quell'apparato missilistico che controllava l'Atlantico» spiega Leoni «l'Urss non aveva più alcuna speranza di vittoria. Per questo l'opzione militare fu cancellata». Quell'evento decisivo accadde due mesi dopo la solenne Consacrazione, precisamente il 13 maggio 1984, anniversario e festa della Madonna di Fatima e dell'attentato al Papa. Una coincidenza impressionante. Ma era solo l'inizio. Suor Lucia dirà di quella consacrazione: «Guardate verso Est. La risposta si è vista!». Infatti nel 1989 avvenne l'impensabile: crollò il comunismo. Sia chiaro, ci sono ragioni storiche di tale crollo. Ma tutti ritenevano che un regime come quello sovietico avrebbe agonizzato molto più a lungo e sarebbe finito solo in modo traumatico, violento. Forse con una guerra. Invece implose su se stesso in pochi mesi e - questo è "miracoloso" - senza una sola vittima. Inimmaginabile per quell'impero comunista.

 

 

LA BANDIERA ROSSA AMMAINATA
Qualcuno ha lasciato discretamente la "firma" su quel miracolo. Perché l'ufficiale liquidazione dell'Urss avviene nel 1991: l'8 dicembre, festa dell'Immacolata Concezione. La promessa della Madonna a Fatima era stata questa: «alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà». Non solo. Dopo più di 70 anni la bandiera rossa con falce e martello viene ammainata dal Cremlino (sostituita dall'antica bandiera russa) il 25 dicembre 1991, il giorno di Natale della Chiesa cattolica. Non fu la «conversione della Russia» promessa a Fatima, ma di sicuro nella terra di Solzenicyn tornò la libertà religiosa e una certa democrazia. Purtroppo oggi, per una serie disastrosa di errori (anche dell'Occidente), la storia è tornata indietro. L'involuzione autoritaria si è accentuata con l'invasione russa dell'Ucraina decisa da una classe dirigente che proviene dal passato sovietico. Ci troviamo di nuovo con una guerra nel cuore dell'Europa, a un passo da un possibile conflitto mondiale. Per questo papa Francesco torna a implorare la Madonna con una consacrazione solenne ed esplicita della Russia e dell'Ucraina, insieme a tutti i vescovi. Implorerà accoratamente: «Tu, stella del mare, non lasciarci naufragare nella tempesta della guerra». Anche la storia insegna a confidare nell'umile e mite Madre di Gesù. Qualche anno fa il "National Geographic" le dedicò una copertina con un titolo significativo: "«aria. La donna più potente del mondo». Per milioni di cristiani è così. 

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