Il filosofo
Massimo Cacciari, stoccata al Pd: "La corsa al riarmo? Marchetta alla Nato, hanno dimenticato la loro storia"
"Hanno dimenticato la loro storia": Massimo Cacciari usa toni duri per parlare del Pd e della "follia del riarmo" nell'ambito della guerra in Ucraina. Intervistato dal Fatto Quotidiano, il filosofo ha detto di non comprendere l'atteggiamento dei dem: "È incredibile vedere una forza politica dimenticare tutto ciò che ha ereditato in materia, tutto quel pensiero critico – giusto o sbagliato che fosse – nei confronti della politica atlantica, del ruolo dell’Europa come ponte tra Est e Ovest, tutte queste idee che hanno formato la coscienza politica di parte della Dc e della totalità di Pci e Psi".
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Secondo l'ex sindaco di Venezia, inoltre, il partito di Enrico Letta sembra aver dimenticato temi sociali importanti, gli stessi a cui verrebbero sottratte risorse proprio per l'aumento delle spese militari: "Da tempo questioni molto popolari sono sparite dall’agenda del Partito democratico. Un tempo queste materie erano affrontate magari anche in maniera demagogica, ma c’era un’attenzione ai temi del lavoro, dei redditi dei più deboli, dei diritti fondamentali". Adesso, prosegue Cacciari, il Pd "queste battaglie non le fa più".
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Il filosofo poi ha spiegato più nel dettaglio la sua posizione in materia di riarmo: "Io non faccio l’anima bella, è ovvio che una quota di spese per le armi sia necessaria. Ma queste spese devono avere un senso, devono essere collocate dentro una strategia di sicurezza comune. Come fa un singolo Paese a muoversi da solo? Significa buttare via i soldi, è ridicolo. È una volgarissima marchetta agli alleati della Nato".
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