Estrema

Doha Zaghi, la dominatrice di Calenda? A chi dà "calci nelle pal***e", un video sconvolgente

Una candidata "estrema". Talmente tanto, Doha Zaghi, da venire estromessa da Carlo Calenda una volta scoperto il suo curriculum. La 31enne era nella lista di Azione per le amministrative a Como: un piccolo scandalo di provincia, visto che la signorina è molto nota sui social (soprattutto quelli a luci rosse) come "hypnotist, money mistress e dominatrix". Traduzione per i meno avvezzi alle pratiche sadomaso e feticistiche: una "dominatrice", una Mistress che contava clienti in trasferta tra Milano, Modena e Roma.

 

 

 

Doha giura che tra di loro ci sia addirittura un senatore. "Posso essere una dominatrice estremamente crudele, spietata, inflessibile ma anche una padrona simpatica e divertente". Una prova della sua efferatezza? Un video in cui maltratta un ragazzo che indossa una mascherina di Salvini, prendendolo brutalmente a calci tra le gambe. Non solo: l'aspirante consigliera comunale (che i vertici locali di Azione hanno presentato agli elettori con un più potabile "imprenditrice digitale" e un generico, abbottonatissimo (a differenza sua) "performer", si diletta anche in bestemmie crocifisso in mano.

 

 

 

Chissà, forse il video in cui picchia il finto Salvini, vestita di mutande rosse e stivali fetish al grido "Adesso prega il cuore immacolato di Maria!" avrà appassionato a tal punto i dirigenti del centrosinistra comasco da convincerli a sceglierla e metterla in lista, costringendo poi Calenda a una precipitosa marcia indietro: "Ragazzi, scherzi a parte come ovvio non conoscevo i trascorsi della signora in questione. Se si trattasse di fatti privati nulla quaestio, ma direi che non ci sono i presupposti perché sia una candidata di Azione".