Capo del Comitato militare Ue

Il generale Claudio Graziano rivela il piano segreto di Mosca: "Quali Stati vuole invadare"

Continuare a dare armi all'Ucraina per scongiurare l'invasione di Georgia e Moldavia: questa la convinzione del generale Claudio Graziano, capo del Comitato militare della Ue. "Per evitare che questa assertività russa si estenda ulteriormente è importante essere al fianco dell’Ucraina e impedire che il conflitto si allarghi", ha detto in un'intervista al Corriere della Sera. Secondo l'esperto, inoltre, le armi occidentali starebbero aiutando parecchio le forze di Kiev: "Nelle ultime ore l’esercito ucraino continua ad espandere il successo iniziale della sua controffensiva limitata intorno a Kharkiv".

 

 

 

Diverse le condizioni in cui versano gli uomini di Putin: "Gli sforzi offensivi russi in altri settori del Donbass rimangono bloccati e inefficaci", ha spiegato Graziano. Che poi ha aggiunto: "Siamo sicuramente nella terza fase di questa guerra". Secondo lui, infatti, la prima è quella in cui lo zar ha provato a prendere Kiev e a rovesciare Zelensky ma ha fallito; la seconda invece è quella in cui gli ucraini hanno provato a resistere con tutte le loro forze agli invasori. Adesso invece sarebbe iniziata la fase in cui gli ucraini - ha spiegato il generale - cercano di "fermare l’offensiva riguadagnando parte dei territori caduti sotto il controllo russo in questi 77 giorni".

 

 

 

Il rischio - a detta dell'esperto - è che le operazioni si prolunghino "per anni, scavando una profonda trincea nelle relazioni fra le grandi potenze, generando definitivamente un conflitto d’attrito". Senza l'aiuto occidentale, però, le cose non sarebbero andate nel modo in cui stanno andando adesso: "Senza l’invio di armi all’Ucraina oggi - ha puntualizzato Graziano - molto probabilmente Putin avrebbe il controllo del governo di Kiev minacciando direttamente i confini dell’Unione Europea". Secondo il generale, inoltre, "l’Ue deve trovare la forza per parlare finalmente con una sola voce, forte e autorevole, per l’avvio di un serio, credibile e duraturo tavolo negoziale".