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Non è l'Arena, Massimo Giletti si collega con Palermo? Di Maio e Conte demoliti in 3 minuti: una scena surreale

di Claudio Brigliadori martedì 14 giugno 2022

2' di lettura

Candidati arrestati per voto di scambio a poche ore dal voto. Seggi chiusi per mancanza di presidenti e scrutinatori. E gran finale con fuochi d'artificio mentre Massimo Giletti, a Non è l'Arena su La7, si collega con Palermo dando in diretta gli exit-poll delle amministrative. La scena è surreale, perché in realtà l'argomento non riguarda la politica, o perlomeno non solo.

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Si parla di centri per l'impiego fantasma, reddito di cittadinanza, malaffare e truffe varie. A tenere tutto insieme, una parola: assenza. «Lavorano tutti online», spiega un funzionario all'inviato di Giletti arrivato per documentare come (non) funziona il "cervello" che dovrebbe servire a trovare un posto di lavoro ai percettori del reddito grillino. La marcetta musicale si abbina alla perfezione alla disperazione del giornalista, seduto in stile "Aspettando Godot".

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Non si vede nessuno, come non si è visto nessuno per ore in decine di sezioni elettorali. Si ritorna in studio e Giletti si collega con le strade di Palermo per chiedere conto del disastro. In sottofondo, botti e spettacoli pirotecnici. «Mi sembrate un po' confusi, un po' fuori. Sarà forse per la festa», allarga le braccia il padrone di casa sinceramente costernato. Sono le 23 passate, il voto per le comunali e il referendum sulla giustizia è chiuso da qualche minuto, dopo una giornata tragicomica. Qualcuno ha parlato di boicottaggio, qualcun altro addirittura di golpe. La verità, purtroppo, è molto più grave: c'era la finale di playoff tra Palermo e Padova per salire in Serie B. Alla fine hanno vinto i rosanero, ed è proprio questa la ragione di tutto: chi ha mancato la convocazione ai seggi e chi ha disertato il voto lo ha fatto perché il calcio viene prima di tutto. Per alcuni, non solo palermitani, è perfino romantico pensarlo. Chissà, magari pure i dipendenti del centro per l'impiego vuoto erano allo stadio a esultare. Via alla festa. Solo per qualcuno.

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