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Giorgia Meloni, la Jebreal non si scusa: "Così si salva la democrazia"

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Rula Jebreal non riconosce il suo errore. La giornalista che ha attaccato con parole durissime la premier in pectore, Giorgia Meloni, ripescando vecchie storie sul padre della leader di Fratelli d'Italia non fa passi indietro. Non si scusa, anzi, rilancia.

 

 

E lo fa su Twitter ringraziando l'onorevole statunitense Khanna che ha di fatto condiviso le parole della Jebral sulla Meloni e ha puntato il dito contro la stampa italiana che si è permessa di attaccare la giornalista dopo una frase davvero pesante. Rula Jebreal così su Twitter scrive: "Grazie onorevole @RoKhanna. Mi ispiro ai democratici e alla stampa degli Usa che rifiutano di legittimare attacchi alla libertà di parola e libertà di stampa garantita dalla Costituzione e pilastro della democrazia. Difendendo questi principi si è salvata la democrazia USA".

 

 

Insomma, secondo la Jebreal, per salvare la democrazia è necessario di fatto insultare l'avversario politico anche ripescando storie familiari del passato. Non è certo questo lo stile "anglosassone" a cui si ispira anche la stampa d'Oltreoceano. La Jebreal, questa la traduzione del suo pensiero, vuol sentirsi libera di insultare la Meloni senza poi magari subire repliche per lo stupore generato dalle sue parole. Forse le democrazia si salvano mettendo al primo posto il rispetto per l'avversario e non denigrandolo col fango utile per la campagna elettorale. Ma evidentemente la Jebreal ha un'altra idea di democrazia...

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