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Giorgia Meloni, il veleno di Gad Lerner: "Piange? È in ritardo"

"Oggi si dichiara amica di Israele, ieri rivendicava l'eredità razzista di Almirante", Gad Lerner ha commentato così l’intervento del premier Giorgia Meloni al Museo Ebraico di Roma durante la cerimonia per la festa ebraica Hannukkah. Nel corso dell'evento, la presidente del Consiglio si è commossa dicendo: "Grazie per l'invito e per queste parole...noi femmine ogni tanto facciamo questa cosa un po' così... di essere troppo sensibili, noi mamme in particolare". 

 

 

 

"L'identità e le tradizione del popolo ebraico hanno attraversato i millenni ed è stata proprio questa capacità ad aver reso il popolo ebraico così resiliente pur avendo attraversato tante difficoltà e tante atrocità compresa l'ignominia delle legge razziali", ha proseguito la Meloni. Che poi, al termine del suo discorso, ha abbracciato la presidente della comunità ebraica romana Ruth Dureghello, nascondendo un po' il volto tra le sue braccia. Successivamente ha stretto la mano a Sami Modiano, sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, e insieme ai due ha assistito alla cerimonia di accensione del candelabro.

 

 

 

Interpellato dall'Adnkronos, Lerner ha pronunciato delle parole al veleno contro Giorgia Meloni: "Ha 45 anni. Diciamo come minimo che la sua è una commozione tardiva. Dichiararsi amici di Israele non basta a rimuovere le colpe storiche del razzista Almirante, di cui essa fino a ieri rivendicava l’eredità".