Quante balle a sinistra

Alluvione, Sallusti inchioda Saviano: l'ossessione dello stupidologo

Alessandro Sallusti

Già collaboratore de Il Bolscevico, rivista del Partito marxista -leninista italiano, poi mafiologo, politologo, terzomondologo, adesso Roberto Saviano veste pure i panni del geologo e del climatologo e sentenzia: l’alluvione in Emilia Romagna è colpa del governo Meloni e delle sue politiche poco o niente ambientaliste. Ecco, questa è la classica affermazione di uno stupidologo, direi da Nobel della stupidità per almeno sei buoni motivi.

 

 

 

Primo: non risulta che le politiche della destra siano contrarie alla tutela dell’ambiente; secondo: Giorgia Meloni e i suoi hanno passato gli ultimi tredici anni della loro vita politica all’opposizione senza toccare palla, non solo sull’ambiente; terzo: il governo Meloni è in carica da sei mesi e se anche la premier la pensasse esattamente come Greta Thunberg non avrebbe avuto il tempo di fare alcunché; quarto: la Regione Emilia Romagna è stata governata ininterrottamente prima dal Pci e poi dai suoi nipotini del Pd, quindi la responsabilità diretta della cura del territorio da quelle parti è interamente in capo alle sinistre che per altro hanno governato anche l’intero Paese negli ultimi dodici anni determinando pure le politiche ambientali.

 

 

 

Quinto: qualcuno informi Saviano che in Romagna ad avere la delega su questi temi negli ultimi anni è stata proprio, in quanto vicepresidente della Regione, la sua nuova musa Elly Schlein, oggi segretaria del Pd; sesto: se solo si informasse, Saviano scoprirebbe che un eventuale cambiamento climatico c’entra ben poco con quello che è successo, altrimenti non si spiegherebbero, per rimanere in quella parte nord occidentale d’Italia, l’alluvione che nel 1951 provocò cento morti e 180mila senzatetto in Polesine né il distacco del Monte Toc che nel 1963 causò il disastro della diga del Vajont con un bilancio di duemila morti e un paese, Longarone, cancellato dalla carta geografica.

 

 

 

E per finire, sia chiaro che neppure ai tempi della catastrofe ambientale di Pompei Giorgia Meloni era al governo di Roma, per cui a Saviano non venga in mente di mettere sul conto delle destre anche i due cadaveri di pompeiani ritrovati nei giorni scorsi dagli archeologi perché poi ci dovremmo sorbire almeno tre puntate-inchiesta di Corrado Formigli su cosa accadde davvero in quel 79 avanti Cristo e sui fasci littori non a caso a suo avviso simbolo del potere allora come oggi.