Veleno

Paola Belloni, bomba-Dagospia su lady Schlein: "Perché era in tribunale da Saviano"

Una giornata in tribunale per Paola Belloni, la compagna di Elly Schlein, la segretaria del Pd. Di fatto, per la Belloni la prima uscita pubblica da che è stata resa nota la sua relazione con la piddina, uno scoop che la Belloni accolse con ben poco entusiasmo. 

Ma tant'è, si diceva: una giornata in tribunale al processo a Roberto Saviano, la causa è quella mossa da Giorgia Meloni per diffamazione dopo essere stata definita una "bast***" in diretta tv per la gestione dell'emergenza-migranti (insulto rivolto da mister Gomorra anche a Matteo Salvini, il quale però ha scelto di non querelare).

In aula, ascoltato anche Corrado Formigli: era proprio a PiazzaPulita, il programma che conduce su La7, che Saviano si scagliò contro premier e leghista a suon di insulti. Tra gli altri presenti nell'aula di tribunale, anche Michela Murgia, Riccardo Noury e Teresa Ciabatti.

 

Poi, ecco, come detto anche Paola Belloni. Vicenda rilanciata in primis dalla Stampa, una vicenda che ha suscitato grande interesse nelle ultime ore. E il caso è stato commentato anche da Dagospia, con un titolo tagliente, così come Dago sa fare: "Che ci faceva la first lady dem al processo di Saviano?", s'interroga il sito diretto da Roberto D'Agostino. "Paola Belloni, la compagna di Elly Schlein, si è presentata in tribunale a Roma, come membro della 'scorta' culturale dello 'sgomorrato', querelato per diffamazione da Meloni e Salvini". Insomma, secondo Dago, la Belloni era presente in veste di "scorta culturale". Definizione velenosa e azzeccata.