In crisi

Mario Sechi manda in tilt Scanzi: "Cosa me ne frega?"

Vivacissimo scambio di vedute tra il direttore di Libero Mario Sechi e la penna del Fatto quotidiano Andrea Scanzi, in uno-contro-uno a Otto e mezzo su La7. 

Sechi delinea il quadro di una opposizione allo sbando, praticamente divisa su tutto. E Scanzi non la prende benissimo, pur essendo costretto a condividere l'analisi: "Che devo dire? Se si parla della sinistra in crisi e grazie al cavolo, lo sappiamo che la sinistra è in crisi. Si può dire, lo scrivo da sempre, figurati quanto me ne frega se la sinistra è in crisi o non è in crisi", mastica amaro Scanzi. "Ah ecco", sussurra Sechi. Scanzi però poi parte in quarta contro la premier.

 

 

 

"Tu hai tratteggiato una Meloni che sostanzialmente spezza le reni alla Germania e costringe Macron a fare cose che altrimento non avrebbe mai fatto...". "Oggi è così", ribadisce il direttore di Libero. 



"Grazie al cavolo, sai quanto me ne frega". Scanzi e Sechi, guarda il video di Otto e mezzo

 

"Ma sei nel favoloso mondo di Melonie, anziche di Amelie", prosegue imperterrito Scanzi. "Quando parli di vittoria, se tu mi dici che è un escamotage dialettico è logico che lei faccia così. C'è un amico, c'è un menico, c'è stato un patto europeo ed è ovvio che lei vada in tv a dire 'ho ottenuto un risultato straordinario'". "Lo dicono i tedeschi però", ribatte laconicamente Sechi. E sul gong, Lilli Gruber salva Scanzi da una replica impossibile, cambiando provvidenzialmente discorso.

 

 


 

Quando riprende la parola Sechi, definendo la premier "una star sul piano internazionale", la penna avvelenata del Fatto salta sulla sedia: "Eh che è, è diventata Wonder Woman!". Ironia a cui il direttore di Libero replica semplicemente riportando i fatti: "Eh Scanzi lo so, qua non siamo a teatro. Meloni viene cercata da tutti i  leader, tutti ci vogliono parlare perché è considerato un elemento molto interessante e originale nel panorama internazionale, e questo è un punto che in Italia non vogliono cogliere".