Relatrice Onu

In Onda, Francesca Albanese sfregia Israele: "Illegalità profonda, dittatura militare"

"La soluzione a due Stati non è possibile finché si mantiene un'occupazione dal 1967 che non permette ai palestinesi di esistere come popolo neanche in quel pezzo di terra che gli rimane dal 1967, la Striscia di Gaza, che è ancora occupata dal punto di vista del diritto internazionale e delle risoluzioni dell'Onu": a dirlo Francesca Albanese, relatrice speciale dell'Onu per i territori palestinesi, ospite di Luca Telese e Marianna Aprile a In Onda su La7. "La Cisgiordania è diventata terra di colonizzazione, ci sono 300 colonie per 800mila ebrei su terre che sono state illegittimamente espropriate ai palestinesi e in cui si verificano vere e proprie razzie da parte dei coloni accompagnati dai soldati", ha poi aggiunto.

Chiamata a commentare la guerra in corso, iniziata dal gruppo terroristico Hamas contro Tel Aviv lo scorso 7 ottobre, la Albanese ha puntato il dito contro il paese di Benjamin Netanyahu per quanto successo in passato: "Mi limito a commentare quello che ho visto durante il mio mandato, dal maggio dell'anno scorso sono stati uccisi 460 palestinesi prima del 6 ottobre e Gerusalemme est è considerata annessa. Questa illegalità profonda e protratta si deve attribuire a Israele perché Israele, che tutti considerano una democrazia, occupa come una dittatura militare attraverso l'esercito". 

Qui l'intervento di Francesca Albanese a In Onda

 

 

 

Infine la relatrice Onu ha posto degli interrogativi: "Mi chiedo: se un attacco (quello di Hamas, ndr.) produce quel risentimento e fa quasi spezzare il cuore a qualcuno che è un pacifista, immaginate un bambino di 16 anni a Gaza che ha vissuto sei guerre di questo tipo... Perché come è vita violata quella dei cittadini israeliani nei kibbutz, così lo è quella dei palestinesi. Il problema è a monte: perché si tollera l'impunità protratta di Israele?". Secondo lei, la soluzione deve essere un immediato cessate il fuoco, con garanzia di protezione dei civili.