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Matteo Bassetti contro Landini: "Farò di tutto contro lo sciopero"

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Lo sciopero del 17 novembre scatena anche Matteo Bassetti. Dopo il lungo braccio di ferro tra governo e sindacati, è l'infettivologo del San Martino di Genova a dirsi contrario. Motivo per cui "non solo non sciopererò - esordisce in un lungo post su Facebook - ma farò proselitismo per non farlo". Secondo l'esperto, in una chiara frecciata a quanto invece sostenuto in questi giorni dai leader come Maurizio Landini - "lo sciopero non è lo strumento di lotta per un medico e il sindacato lo trovi. Io verrò a lavorare e farò il mio dovere. L’Anaao non è il mio sindacato e non sono iscritto. Trovino altri modi di protestare. E l’unico a fare politica è proprio l’Anaao, una brutta caduta di stile". E come lui, conferma all’Adnkronos, "molti colleghi non seguiranno il sindacato". 

Tra le ragioni che lo portano a tale scelta, il fatto che lo sciopero "colpisce chi soffre già per suoi problemi di salute". Ecco allora che Bassetti dà una lezione a colleghi e non: "La situazione in cui versano i medici non è frutto di quello che ha fatto il governo in questo anno. È frutto di una devastazione del sistema sanitario italiano che ha dei mandanti che sono quelli che hanno governato prima rispetto all'attuale esecutivo".

 

 

La riprova? "Per tanti anni, quando c'erano altri al governo, si è sempre detto va bene così e adesso in qualche modo si arriva a dire no e si proclama lo sciopero. Attenzione, la condizione in cui versano i medici oggi è sicuramente difficile e gli stipendi non sono adeguati. Oggi si protesta con lo sciopero, ma si possono trovare altri modi di protestare, altre situazioni, perché così creiamo un disservizio al cittadino. Io da medico deontologicamente come faccio a non andare in ospedale e dire 'se tu arrivi con una meningite puoi anche morire perché oggi sono in sciopero?". 

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