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Rocco Casalino contro i bancarellai romani: "Sono brutte persone"

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Rocco Casalino ora ha paura. Dopo gli insulti ricevuti via YouTube dal “re delle bancarelle romane", Augusto Proietti, l'ex portavoce di Giuseppe Conte si sfoga con Andrea Arzilli del Corriere della Sera rivelando che "qua non c’è un bel clima e quella non è bella gente. Uno quando esce da casa dovrebbe stare sereno, io invece mi guardo intorno e vedo brutte facce".

Eppure la casa da dove esce Casalino ogni giorno non si trova in periferia, ma nel cuore elegante di Roma, la piazza del Popolo degli artisti. Il problema sono le bancarelle, e i bancarellari, che riempiono l’area di piazzale Flaminio, davanti a una delle principali stazioni metro della città. Lì, da anni, i banchi dominano, con conseguenti questioni di decoro e sicurezza. In casi di emergenza, spiega Casalino, per le persone ci sarebbe "uno zig zag che ostacola le via di fuga. Non so se questore o Viminale, ma qualcuno deve intervenire". Invece i vigili si muovono su chiamata, nonostante divieti di sosta violati quotidianamente. "Qua le bancarelle fanno come gli pare. I vigili si sono pure un po’ arresi, perché un giorno fanno la multa e il giorno dopo torna tutto come prima. Serve una postazione fissa", dice l'ex portavoce di Conte.

 

 

 

 

"Un po’ sì, ho paura. Temo di diventare il bersaglio di tutti gli ambulanti", ammette Casalino facendo riferimento agli insulti omofobi di Proietti registrati in un video ancora on line su YouTube. Frasi del tipo "quel gay tutti i giorni telefona ai vigili per farci fare i verbali". "Parole che qualificano lui, mica me", puntualizza Casalino che ci tiene però a rispondere anche alle insinuazioni di Proietti sul su prestigioso appartamento. "Un piano alto, 165 metri quadri in piazzale Flaminio comprati con i soldi di quando facevo la televisione, nemmeno un centesimo di quanto percepito da quando sto in politica", dice Casalino al Corsera prima di confermare il "no grazie" a un trasferimento a Bruxelles per motivi elettorali.

 

 

 

 

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