Fuori tutto

Mauro Corona, la confessione: ecco per quale partito votava

"Avevo la tessera di Rifondazione comunista". È il braccio destro di Bianca Berlinguer. L'ha accompagnata durante l'avventura a Cartabianca su Rai 3 e ora l'ha seguita a Mediaset, su Rete 4. Eppure, fra lei e Mauro Corona ci fu un periodo di crisi. È lo stesso opinionista a raccontarlo in un'intervista al Corriere della Sera: "Fu un malinteso. Volevo chiedere scusa a un albergatore di Bagno Vignoni. Lei la scambiò per una marchetta. Quella sera avevo bevuto. Penso di aver pagato".

Corona infatti interruppe bruscamente la conduttrice, inveendo contro di lei: "Stia zitta una buona volta, gallina". Una frase che gli costò un anno lontano dal piccolo schermo dell'emittente pubblica. Eppure, con il cambio di dirigenza a Rai 3, tornò in pista. Merito proprio anche della Berlinguer: "La Bianchina ha capito subito che sono un tipo picaresco e mi ha fatto un contrattino".

 

 

Durante la chiacchierata con il Corriree, è uscito anche il lato più fragile e umano di Mauro Corona. Fra i racconti più toccanti, quello di quando fu costretto a chiedere la carità da bambino: "Avevamo solo una capra e una mucca. Il poco cibo era tenuto sotto chiave. Allora con mia nonna, che aveva già più di 80 anni, andavamo a piedi da Erto a Cellino. Mi mandava nelle case a chiedere l’elemosina. Io mi vergognavo. Il pellegrinaggio del bisogno mi ha formato più delle scalate". Non solo la parte strappalacrime; Corona si è concesso anche qualche battuta. Provocato sull'uso del viagra, all'inizio è stato vago: "Mah, quesito un po’ personale. Di ciò di cui non si può parlare, si deve tacere, diceva Ludwig Wittgenstein. A volte già non rispondere afferma più che rispondere". Poi però, la confessione: "Sono stato un codardo. Cialis".

 

 

Al grande pubblico è diventato noto per le sue opinioni spigolose, soprattutto sulla politica odierna. Un rapporto, quello con i partiti, non facile: "Avevo la tessera di Rifondazione comunista. Mi astengo da 20 anni, non mi sento rappresentato. Vado alle urne solo per eleggere il sindaco". Ma anche l'opinione sui principali leader non è delle migliori. Solo qualcuno si salva: "Pier Luigi Bersani. Tornerei a fidarmi di Prodi, ma lo ha ucciso il fuoco amico".