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Otto e mezzo, Travaglio bombarda Conte: "M5s morirà, deve decidere come"

Andrea Carrabino
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Se c'è un vero sconfitto alle ultime elezioni europee è proprio il Movimento Cinque Stelle di Giuseppe Conte. Complice l'astensionismo e il 'sabotaggio' a Bari da parte del Partito democratico a guida Elly Schlein, i pentastellati hanno ottenuto appena il 9,9% dei consensi.

Ma ciò che più impressiona è il deludente risultato ottenuto al Sud, un tempo grande bacino elettorale dei grillini. E ora l'ex avvocato del popolo si trova al centro della bufera, con Davide Casaleggio - aka 'Mr Rousseau' - che ha in sostanza chiesto le sue dimissioni dal partito.

 

 

 

Ieri sera, lunedì 10 giugno, Marco Travaglio è tornato a parlare dei Cinque Stelle. Il direttore del Fatto Quotidiano, ospite da Lilly Gruber a Otto e mezzo, non ha risparmiato critiche contro l'ex presidente del Consiglio. "Conte è il primo grande sconfitto in queste elezioni - ha sentenziato il giornalista - Ora il problema dei Cinque Stelle è la sopravvivenza. Ce lo siamo detto tante volte: prima o poi il M5s morirà. Grillo lo aveva addirittura definito un movimento biodegradabile'. Devono decidere loro se è arrivato il momento di farla finita, di sciogliersi, di un'eutanasia, di una bella vita. Oppure - ha poi aggiunto - se invece hanno speranze per il futuro".

 

 

 

Travaglio, dopo aver pronunciato l'elogio funebre del Movimento Cinque Stelle, ha poi individuato alcune attenuanti che potrebbero spiegare questa clamorosa debacle elettorale. "Certamente non li ha aiutati l'astensionismo, certamente le loro regole troppo rigide li costringono continuamente a presentare delle liste di sconosciuti. Così come quella che impedisce a Conte di candidarsi alle europee. Il Movimento - ha poi concluso - era morto: lo aveva suicidato Grillo con il governo Draghi".

 

Guarda qui l'intervento di Marco Travaglio a Otto e mezzo


 

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