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Aeroporto Berlusconi, Dalla Chiesa contro Travaglio: "Da denuncia, non sa di che parlare"

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"Intitolare l'aeroporto di Malpensa a Berlusconi ha tirato fuori tutto l'astio di una classe politica che è stata messa all'angolo, e non riesce a farsene una ragione. Pazienza": a dirlo la deputata di Forza Italia, Rita Dalla Chiesa, a proposito della polemica innescata dalla decisione di ribattezzare lo scalo di Malpensa in onore dell'ex premier scomparso l'anno scorso. "Da un anno e mezzo sparano a vista su chiunque si azzardi a pensare anche a una sola virgola diversa dalla loro - ha proseguito l'ex conduttrice -. Non aiutano a governare, non hanno tirato fuori una sola idea che possa essere realizzata con il confronto di tutti, fanno un'opposizione sterile e inutilmente acida".

Nessuna alternativa valida, insomma, secondo la Dalla Chiesa: "Si passano notti intere a discutere del niente, con microfoni strattonati e accuse, sempre le stesse, e mai nessuna alternativa valida. E i cittadini aspettano. I cittadini chiedono. Vogliono soprattutto sanità, lavoro, scuole, stipendi decenti, meno tasse da strozzini. Vogliono credere in un Parlamento che si occupi di loro, e non solo dei grandi temi di cui importa poco a nessuno". Nel mirino della deputata l'editoriale di Marco Travaglio comparso sull'edizione del Fatto Quotidiano di oggi, domenica 7 luglio: "Poi, una mattina, si apre il Fatto Quotidiano e si è anche costretti a leggere un Travaglio che scrive, a proposito dell'aeroporto Malpensa: 'La nuova toponomastica aeroportuale consentirà agli stranieri di fare scalo al 'Berlusconi' e proseguire, volendo, verso Palermo atterrando al 'Falcone e Borsellino'. Prima il finanziatore degli stragisti, poi le loro vittime. Linate, per par condicio, sarebbe perfetto per Marcello dell'Utri, pregiudicato per concorso esterno in mafia'".

"Io credo che non si possa rimanere in silenzio davanti a un Travaglio che continua a dare del finanziatore di stragisti al nostro Presidente - si è sfogata la Dalla Chiesa -. Fra le pseudo rivelazioni di un falso pentito su Chico Forti e l'ignominia di tutto il fango che continua a essere riversato su Silvio Berlusconi, forse sarebbe il caso di fare una denuncia, questa volta pesantissima, nei confronti di questo personaggio che non sarebbe mai esistito se non fosse esistito anche il nostro presidente. Non sa più di che parlare, pur di rimanere sotto i riflettori, e lo attacca anche adesso che non c'è più".

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