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Nicolai Lilin minaccia di morte i giornalisti Rai: "Deficienti, attenti al polonio nel tè. Vi faranno a pezzi"

di Roberto Tortora lunedì 19 agosto 2024

2' di lettura

Non bastano già le tensioni degli ultimi giorni per i cronisti della Rai Stefania Battistini e Simone Traini, accusati dal Cremlino di aver invaso il territorio russo dopo aver documentato l’avanzata dell’esercito ucraino nel Kursk. Ora ci si mette anche Nicolai Verjbitkii, meglio noto come Nicolai Lilin, scrittore e candidato eccellente della lista di Michele Santoro alle ultime elezioni europee “Pace Terra Dignità”, autore di un video delirante sui social in cui ha rivolto minacce esplicite ai due giornalisti della tv pubblica italiana: “Deficienti, propagandisti. Se un giorno qualcuno si troverà con un po’ di polonio nel tè, purtroppo cari amici sappiate che vi siete scavati la fossa da soli”. 

Pochi giorni prima aveva detto di essere fuggito dall’Italia, perché “contro di me hanno aperto processi penali, mi hanno dichiarato agente segreto del Cremlino di Putin”. Nel suo assurdo video continua a lanciare avvertimenti sinistri ai cronisti italiani: “Non dovete piangere e dire ‘che cattivi i russi’, ‘non c’è democrazia’, ‘non c’è libertà’. Se entrate sul territorio della Federazione Russa, insieme a forze terroristiche, sarete trattati così come vengono trattati i terroristi. Quindi, iniziate il conto alla rovescia, perché secondo me, per tutti voi, questa è una probabile situazione futura”.

Lilin poi continua, parlando di come agisce il regime russo: “Io conosco i russi, quando vengono colpiti al cuore reagiscono duramente. Io non voglio augurare nessun male. Il mio sincero augurio a questi giornalisti italiani che hanno fatto questo lavoro di propaganda filo nazista è di stare molto attenti. Non accettate il tè dalla gente sconosciuta. Fate attenzione al bar. Fate attenzione dove mangiate. Fate attenzione alle nuove amicizie, perché può darsi che contro di voi stanno già lavorando gli agenti dei servizi segreti militari e se loro veramente hanno preso un incarico, state certi che in un anno, due anni, tre anni, cinque anni, comunque vi troveranno e vi faranno a pezzi”. Semplicemente agghiacciante.

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