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Tomaso Trussardi, lo sfogo su papà Nicola: "Emarginato perché non era gay"

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Uno sfogo che la dice lunghissima, quello di Tomaso Trussardi, figlio dello stilista Nicola ed ex di Michelle Hunziker. Tomaso parla proprio di suo padre e denuncia: "Lo trattavano come un diversi e dico una cosa forte: perché non era gay". Parole, quelle di Tomaso, ribadite al Corriere della Sera dopo averle dette nel video-podcast 1%.

La presa di posizione di Tomaso sul padre Nicola, scomparso in un incidente d'auto nel 1999, hanno scatenato l'ira delle associazioni gay, alle quali ribatte: "In questa affermazione non c'era alcun intento polemico, nel video ho riportato la realtà dei fatti esattamente come era ai tempi in cui mio padre costruiva la sua azienda - sottolinea -. Ma questo non significa che non riconoscesse il valore umano o professionale dei collaboratori omosessuali: ha avuto al suo fianco talenti come Nicolas Ghesquière, oggi a capo di Louis Vuitton, con il quale c’era un rapporto di stima. Io stesso ho collaborato con persone con un orientamento sessuale diverso dal mio: anzi posso dire che hanno una marcia in più, una sensibilità senza la quale forse la moda, come la conosciamo noi, oggi non esisterebbe", rimarca Tomaso.

Ovviamente il figlio dello stilista è finito nel tritacarne delle accuse di omofobia, che però respinge al mittente in modo netto, deciso: "Io ho amici gay e li rispetto profondamente. Riconosco che hanno una marcia in più e una sensibilità profonda dovuta anche al fatto di aver dovuto affrontare più ostacoli: però al tempo stesso non posso far finta che non esista un certo 'protezionismo' in questo mondo. Nel business non si può prescindere dal sistema di appartenenza: se non ti invitano, se non fai networking, di fatto sei fuori", picchia durissimo.

 

 

Non solo parole, quelle di Tomaso Trussardi, che cita anche episodi circostanziati che riguardano proprio il "rifiuto" del mondo della moda nei confronti di suo padre. "C'è un'intervista del 1983 che lo testimonia. Mio padre, che non aveva avuto il permesso di sfilare in Fiera, decise di fare la sfilata alla Scala. Al giornalista spiegò così la scelta: “Mi hanno sempre considerato un diverso e ho sfilato in maniera diversa”. Ho sempre pensato, negli anni, a queste parole. Alla fine lo hanno accettato eccome, ma solo dopo che aveva ottenuto un successo internazionale. Solo Franca Sozzani lo ha sostenuto fin dalla prima ora", conclude Tomaso Trussardi.

 

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