Massimo Cacciari e il caso-Merz: "Si sfascia l'Europa, al voto subito"

martedì 6 maggio 2025
Massimo Cacciari e il caso-Merz: "Si sfascia l'Europa, al voto subito"
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"Subito al voto". Per Massimo Cacciari è questa l'unica soluzione a quanto sta andando in scena in Germania, dove Friedrich Merz non è stato votato come nuovo cancelliere. "Siamo alla fine della 'Res publica' (la Repubblica Romana che finì nel 27 a.C. con l'ascesa di Ottaviano, che divenne il princeps e l'imperatore Augusto, segnando l'inizio del Principato e dell'Impero Romano, ndr)", tuona il filosofo in un'intervista ad Affaritaliani.it. A "fregare" il presidente dell'Unione Cristiano-Democratica sei voti e 18 "franchi tiratori" nella coalizione Cdu-Csu insieme all'Spd.

"Se collassa in questo modo il centro politico ed economico dell'Unione europea - prosegue Caccari - tutto va secondo le più realistiche e peggiori delle previsioni ovvero verso lo sfascio dell'Unione europea". Ecco allora che ci troviamo di fronte a un bivio: "O si riparte o tutto può capitare. L'unica possibilità è un sussulto, un contraccolpo delle élite politiche europee per trovare insieme le strategie giuste per porre fine alle guerre e rilanciare serie politiche sociali". Da qui l'appello: "Servono subito nuove elezioni in Germania con tutte le élite unite a difesa della democrazia. Serve un atto di coraggio, subito. Altrimenti se si va avanti a vivacchiare con governi deboli o addirittura di minoranza, la destra di AfD arriverà al 25 e poi al 30% e avremo svolte a destra come accaduto in Italia, Ungheria Romania e come accadrà anche in Francia. E poi, viste le posizioni di Trump, ci sarà lo sfascio dell'intero Occidente e non solo dell'Unione europea".

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Nel frattempo i leader dei gruppi parlamentari della Cdu-Csu, dell'Sdp, dei Verdi e di Die Linke stanno negoziando una scadenza abbreviata per un nuovo turno di votazioni. Secondo fonti parlamentari, riportano i media tedeschi, questo accordo sarebbe necessario per far sì che il voto si svolga mercoledì anziché venerdì. Motivo per cui è richiesta la maggioranza dei due terzi.