Niente da fare: il nuovo chiodo fisso di Corrado Augias si chiama Jannik Sinner. Addio Giorgia Meloni e Matteo Salvini, insomma. Il tennista altoatesino non piace granché alla firma di Repubblica e decano del giornalismo di sinistra, quello da salotto buono in tv e in società.
Dopo un editoriale di qualche giorno fa prima del ballottaggio a Bolzano, in cui aveva definito il numero 1 del ranking Atp (nato a San Candido) un "italiano riluttante", intervistato dal quotidiano altoatesino Dolomiten Augias rincara la dosa rispondendo anche al governatore Arno Kompatscher, che aveva difeso sia i suoi corregionali sia Sinner dalle stoccate del giornalista.
"Sinner è un grande sportivo, anche nei modi. Davvero eccezionale. Ma dovrebbe pagare le tasse in Italia o, meglio ancora, in Alto Adige", attacca Augias riproponendo un vecchio cavallo di battaglia che gli anti-Sinner avevano cavalcato subito dopo le sue prime importanti affermazioni a fine 2023, con il secondo posto alle Atp Finals di Torino e soprattutto la vittoria con gli azzurri in Coppa Davis. Il tema della residenza a Montecarlo aveva (improvvisamente) attirato l'attenzione dei maestrini dalla penna rossa. Qui Augias ci aggiunge una spruzzata di polemica sudtirolese: "La Provincia trattiene il 90% del gettito fiscale. Perché non le paga in Alto Adige?", chiede idealmente a Jannik.
"Anche io godo di una certa fama - non come Sinner, ovviamente - e sapete cosa dico al mio commercialista? Controlla tutto con molta attenzione e regola tutto con il fisco fino all'ultimo centesimo. Devo dare l'esempio e la gente non mi perdonerebbe mai se non pagassi le tasse anche solo su 1.000 euro", aggiunge Augias con una punta di autoreferenzialità, prima di buttarla sul presunto mancato rispetto alle istituzioni italiane. "Un ogni caso non si rifiuta un invito del presidente (della Repubblica, ndr). Mai. È sconveniente. Ci si va anche se si è in sedia a rotelle", ricordando il mancato incontro tra Sinner e Sergio Mattarella dopo il successo agli ultimi Australian Open.
Quindi torna un tema assai d'attualità: quanto gli altoatesini si sentano italiani. "Non hanno molto a che fare con la Repubblica italiana. La Costituzione e altre cose importanti in Italia sono in qualche modo irrilevanti per i sudtirolesi. A loro non interessa, non si sentono coinvolti - ribadisce Augias -. Nella sua lettera amichevole, il governatore Kompatscher mi chiede se mi piacerebbe vedere una monolitica identità nazionale. Certo che no! Ma è una situazione strana". Strano che sulla sindaca di Merano Katharina Zeller, che si è rifiutata di indossare il tricolore davanti alle telecamere, proprio Repubblica sia parsa particolarmente morbida e attenta a sentirne le ragioni. Forse perché la stessa sindaca ha dato la colpa alla "strumentalizzazione della destra"? O forse perché a sostenerla, insieme al SVP, c'è anche il Pd? E pensare che Augias ha bollato il suo gesto come "stupido e sgradevole". Si sospettano turbolenze in redazione.