Lo schieramento della Guardia Nazionale per fermare le proteste pro-immigrazione a Los Angeles mandano Corrado Augias su tutte le furie. "Assistiamo a un’America che non si rende bene conto di ciò che sta facendo con gli immigrati, problema che non può essere affrontato sparando contro di loro - esordisce ospite di Tagadà nella puntata in onda martedì 10 giugno su La7 -. Eppure si fa, perché Trump è un po' matto".
Da qui la critica dello scrittore, già noto per i suoi attacchi al governo: "La destra tende a risolvere in maniera spiccia i problemi complessi". Eppure i cittadini sembrano preferire la destra alla sinistra. La riprova? Il flop del referendum il cui esito è stato ben lontano dalle aspettative. Anche per quanto riguarda la cittadinanza. L'obiettivo di Partito democratico e compagni era quello di ridurre da 10 a 5 gli anni di residenza regolare necessari in Italia per poter chiedere la cittadinanza. Risultato? Il quesito è andato peggio degli altri quattro.
Ecco allora come lo giustifica Augias: "È facile vedere degli immigrati sbandati, che dormono sulle panchine della stazione, magari che spacciano, e attribuirli alla generalità degli immigrati. Il referendum in realtà dettava caratteristiche precise su cui si basava la riduzione, come lavoro, fedina penale pulita, pagare le tasse... Era un modo di dare un po' di sangue a questo Paese esangue". Un esempio? "Atleti di immigrazione od origine straniera hanno ridato vigore alle nostre gare e ai nostri risultati con la maglia azzurra. Siamo un paese vecchio e io lo rappresento. I giovani sono aiuti preziosi".
Qui le parole di Corrado Augias su Trump, la destra e il referendum durante Tagadà