Proseguono le nuove indagini sull'omicidio di Chiara Poggi, la 26enne trovata morta nella sua casa di Garlasco il 13 agosto 2007. Nei giorni scorsi i Ris sono tornati nella villetta con droni e laser scanner. L'obiettivo? Ricostruire la scena del crimine in 3D. Eppure per Antonio De Rensis non si escludono nuovi sviluppi. Ospite di È Sempre Cartabianca, nella puntata in onda martedì 1o giugno su Rete 4, l'avvocato di Alberto Stasi vuole iniziare facendo qualche piccola precisazione. In particolare sulle vicende del Santuario Madonna della Bozzola, dove emerse uno scandalo di abusi sessuali legato proprio al santuario, e in particolare a don Gregorio Vitali. A detta dei legali dell'unico condannato per l'omicidio, Chiara avrebbe scoperto tutto.
"Queste vicende - spiega De Rensis a Bianca Berlinguer - sono iniziate nel 2006 con la denuncia di un sacerdote apparso in vari servizi televisivi, un anno prima l'omicidio di Chiara Poggi avvenuto nel 2007". Insomma, "quando la povera Chiara ha fatto quelle ricerche i fatti erano già in essere. Chiara è stata una ragazza esemplare, bravissima e serissima".
In ogni caso "oggi la pista investigativa si sta rafforzando non si sta indebolendo, credo che potrebbero esserci nel prossimo futuro ulteriori sviluppi. Chi sta portando avanti le nuove indagini, come l'accertamento fatto a casa Poggi, sono i migliori esperti del RIS italiano e potrebbero ridisegnare completamente l'aggressione in base ai nuovi studi riferiti alla mappatura del sangue della casa".
Garlasco, dove portano le nuove piste? Interviene Antonio De Rensis: "Credo che la nuova indagine si stia rafforzando ma per fortuna c'è un giudice supremo: il tempo. Bisogna solo aspettare"#ÈsempreCartabianca pic.twitter.com/2WC6pqRdY8
— È sempre Cartabianca (@CartabiancaR4) June 10, 2025