"Sulla questione del 5% cerchiamo di isolare l'Italia, un Paese dove questo crea più polemica che al Nord Europa dove c'è una parte della politica che è molto ca**uta sul tema": Alan Friedman, in collegamento con David Parenzo a L'Aria che tira su La7, lo ha detto a proposito delle spese militari. Poi riferendosi a quanto deciso in sede Nato, il giornalista ha spiegato: "Questi non sono accordi legalmente impegnativi, sono solo promesse dei capi di governo che firmano per conto dei loro Paesi".
Quindi, ha aggiunto: "Sono promesse che hanno bisogno di essere ratificate da tanti Parlamenti europei. Poi le promesse storicamente... Quando in passato era stato promesso il 2%, l'Italia non è arrivata al 2%, è all'1,4-1,5%, c'è stato un magheggio contabile alla 'Aldo, Giovanni e Giacomo'. Quindi parliamo con serietà...". Parlando della Nato, inoltre, Friedman ha detto che a suo avviso i Paesi che contano sono "Gran Bretagna, Francia, Germania e Polonia", da lui definiti come "quattro grandi Paesi volenterosi che guideranno la Nato, perché Trump la sta mollando".
"Italia al 2%? Magheggio contabile": l'intervento di Friedman a L'Aria che tira, guarda qui il video
Il vertice della Nato all'Aja, con i rappresentanti dei 32 paesi dell'Alleanza Atlantica, è entrato oggi nel vivo: al centro l'approvazione di un aumento delle spese militari, come richiesto dal presidente Usa e invocato anche dal segretario generale Mark Rutte.