"Oggi cosa fanno i cervelloni delle redazioni perbene e progressiste? Persa la partita in Iran, dove il loro amato ayatollah non è finito benissimo, si spostano a L'Aja per dire che Trump è cattivo, un fijo de na mig***ta, cita Hiroshima... Rutte! Vergogna, ormai è un servetto, chiama il presidente americano 'paparino'. Gli stessi giornali che quando Rutte era rappresentante dei falchi Ue lo consideravano 'autorevole' oggi dicono 'ma lo vedi quano è cog***ne?'. E cattiva è anche Meloni, sono tutti cattivi". Daniele Capezzone comincia così la sua rubrica "Occhio al caffè", la rassegna stampa politicamente scorrettissima di oggi.
"E' buono lo spagnolo Sanchez, che però delude chi ieri vestito da ballerino di flamenco diceva 'dobbiamo adottare il modello spagnolo' perché ha sì protestato ma ha a sua volta sottoscritto l'impegno a portare al 5% le spese militari e Meloni lo ha fatto notare, l'Italia ha firmato le stesse cose dell'Italia. Sanchez, presentato ieri come un eroe, oggi è un po' meno spendibile", sottolinea il direttore editoriale di Libero.
E ancora: "Libero è l'unico giornale come sia positivo che l'aumento delle spese militari avvenga sotto l'ombrello della Nato e non nel nome di un fantomatico esercito comune europeo a guida franco-tedesca, prospettiva da evitare".
Infine, da segnalare Lo scontro in tribunale Saviano-Salvini: "Il primo offende, il secondo querela poi porge la mano e il primo, di nuovo lui, insulta ancora e grida 'vergognati'".
— Daniele Capezzone (@Capezzone) June 26, 2025