È morto Giorgio Armani, il signore della moda italiana. Lo stilista aveva 91 anni. Secondo quanto si apprende i funerali saranno in forma privata e la camera ardente sarà aperta dal 6 al 7 settembre. "Con infinito cordoglio, il gruppo Armani annuncia la scomparsa del suo ideatore, fondatore e instancabile motore: Giorgio Armani". Così in una nota il noto gruppo di moda annuncia la scomparsa dello stilista.
Grande dolore da parte dei dipendenti dell'azienda che ha fatto e continua a fare la storia del made in Italy: "In questa azienda ci siamo sempre sentiti parte di una famiglia. Oggi, con profonda commozione, sentiamo il vuoto che lascia chi questa famiglia l’ha fondata e fatta crescere con visione, passione e dedizione. Ma è proprio nel suo spirito che insieme, noi dipendenti e i familiari che sempre hanno lavorato al fianco del signor Armani, ci impegniamo a proteggere ciò che ha costruito e a portare avanti la sua azienda nella sua memoria, con rispetto, responsabilità e amore", fanno sapere i dipendenti e la famiglia di Giorgio Armani.
Alcune settimane fa, poco prima del 91esimo compleanno, era scattato il ricovero per una infezione polmonare. Poi la convalescenza nella sua casa in via Borgonuovo, a Milano, spingendolo ad assentarsi alla sfilata della sua collezione di giugno. "Ma sto bene" aveva fatto sapere. Erano seguite settimane serene: il compleanno e non solo; la scelta di acquistare la Capannina.
La biografia di Re Giorgio
Nato a Piacenza, parte dal gradino più basso, come tanti suoi coetanei, il giovane Giorgio: commesso alla Rinascente di Milano. Ma non passa inosservato e Nino Cerruti lo chiama a disegnare la moda del marchio Hitman. Da quel momento non smette più di creare moda: nel 1974 nasce la linea di abbigliamento in pelle Armani by Sicons e l'anno dopo, insieme all'allora compagno di vita Sergio Galeotti, fonda l'azienda che porta il suo nome e porta la sua produzione e il suo stile in tutto il mondo. E, naturalmente, la sua eleganza nell'abbigliamento e negli accessori. Tra i suoi must ricordiamo la giacca destrutturata e il tailleur, entrambi rivisitati con grande successo e di color beige, grigio e, soprattutto, il suo blu-Armani A ispirarlo sono il cinema in bianco e nero, le atmosfere dell'America degli anni '30 e '40 ma anche la cultura orientale e araba (vedi i colletti alla coreana) e l'estremo Oriente. Accanto agli abiti e agli accessori non mancano gli occhiali e i profumi (come i celebri Acqua di Giò e Armani Jeans) e le sue boutique sono in tutto il mondo. Neanche il cinema e lo sport hanno fatto a meno del suo stile. Sul grande schermo abbiamo visto i suoi costumi di scena indossati da Richard Gere ("American Gigolò"), Christian Bale ("Il cavaliere oscuro"), Michael Fassbender e Penélope Cruz ("The Counselor"), Leonardo Di Caprio ("The Wolf of Wall Street"), Jessica Chastain ("1981: Indagine a New York"). Ha vestito, inoltre, Nicole Kidman e Katie Holmes nel giorno del loro matrimonio e Fiorello si affida spesso a lui nei grandi eventi (vedi Festival di Sanremo). Intensa anche la sua attività nel mondo dello sport, un mondo che lui ama al punto di avergli dedicato una linea: l'EA7 Emporio Armani. Quella, per intenderci, indossata dal Napoli campione d'Italia 2023 e l'Olimpia Milano di basket, di cui è patron dal 2008 e con cui ha vinto ben 5 dei 30 scudetti della storia della squadra. Una bella soddisfazione per uno come lui che tra i suoi sport preferiti ha proprio il basket. Ancora nel mondo del calcio, Armani ha disegnato la divisa sociale del Piacenza Football Club 1919, della squadra inglese del Chelsea e della Nazionale di calcio inglese.
L'amore di "re" Giorgio per lo sport è pienamente ricambiato dai grandi campioni: tra gli ambassador dei marchi Armanie e EA7 ci sono (o ci sono stati), tra i tanti, Paola Egonu, Sofia Goggia, Lorenzo Sonego, Rafa Nadal, David Beckham, Andry Shevchenko, Gianmarco Tamberi e Bebe Vio. Non solo: dal 2012 Armani veste gli azzurri (ma lo aveva già fatto ai Mondiali Usa 94) e gli atleti olimpici e paralimpici invernali hanno indossato le "sue" divise a Sochi 2014, PyeongChang 2018 e Pechino 2022 e lo faranno ancora a Milano Cortina 2026. In un quadro così "ricco" non possono mancare, naturalmente i riconoscimenti (come il Collare d'oro del Coni, riservato agli sportivi) e la solidarietà: Armani collabora con la Fondazione Djokovic (creata dal campione per aiutare i bambini in Serbia); ha avviato l'Armani Junior Program per avvicinare i bambini al basket; ha donato un milione di euro attraverso l'Olimpia per sostenere gli ospedali lombardi durante la pandemia.
Le reazioni
"Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella esprime il suo cordoglio per la scomparsa di Giorgio Armani, maestro dello stile e della moda e simbolo del genio italiano nel mondo". Lo si legge in un comunicato della presidenza della Repubblica. "Personalita' schiva e riservata, dalla costante infaticabile creativita', nei lunghi anni della sua carriera ha ridefinito, a livello internazionale, i canoni dell'eleganza e del lusso. La sua sofisticata semplicita', la sua cura per la qualita' e l'attenzione ai dettagli, hanno ispirato e influenzato generazioni di stilisti", viene sottolineato.
"Re della moda, alfiere, ambasciatore del Made in Italy nel mondo: con La scomparsa di Giorgio Armani, l'Italia perde un protagonista assoluto che in tanti ci hanno invidiato". Lo ha scritto sui suoi canali social il presidente del Senato, Ignazio La Russa. "La sua creatività e La sua visione - ha aggiunto - hanno trasformato l'eleganza in un linguaggio universale, riconosciuto e ammirato ovunque. Alla sua famiglia e all'azienda esprimo, a nome mio personale e del Senato della Repubblica, La più sentita vicinanza e riconoscenza per l'importante eredità - ha concluso La Russa - che lascia a tutti noi".
"Il mio profondo cordoglio per la scomparsa di Giorgio Armani. Oggi il nostro Paese perde un'icona della moda, un imprenditore e uno stilista geniale che ha portato il Made in Italy nel mondo. Mi stringo, in questo momento di dolore, ai suoi cari e a tutta la squadra che lo ha accompagnato nella sua brillante carriera". Così il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.
"Ci lascia a 91 anni Giorgio Armani. Con la sua eleganza, sobrietà e creatività ha saputo dare lustro alla moda italiana e ispirare il mondo intero. Un'icona, un lavoratore instancabile, un simbolo dell'Italia migliore. Grazie di tutto". Lo afferma sui social la premier Giorgia Meloni.
“Giorgio Armani è stato un visionario, capace di interpretare e anticipare i tempi, portando lo stile italiano a livelli di eccellenza e prestigio internazionale. La sua capacità di comunicare, con eleganza e concretezza, valori autentici e di innovazione, ha rappresentato un modello anche per tutti noi comunicatori. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile non solo nel mondo della moda, ma nell’intero tessuto culturale e sociale italiano. A nome di Assocomunicatori, esprimo il più sincero cordoglio alla famiglia, e a tutto il Gruppo Armani. La sua eredità umana e professionale continuerà ad essere fonte di ispirazione per chiunque crede nella forza delle idee, nella bellezza come motore di crescita sociale e culturale”. Lo ha dichiarato Domenico Colotta, Presidente Assocomunicatori, in occasione della scomparsa dello stilista Giorgio Armani.