Non riesco a credere che Volodymyr Zelensky parteciperà come ospite al Festival della canzone di Sanremo. Mi sembra una boutade. Eppure i giornali giurano che non si tratta di uno scherzo ma di pura realtà. Intendiamoci, tutti hanno il diritto di andare dove preferiscono, perfino al teatro Ariston dove da oltre mezzo secolo si svolge una delle manifestazioni più fatue: una gara canora che di norma vince il canarino più scarso, ma più aderente alla moda musicale (si fa per dire) del momento. E il momento è sempre il peggiore.
Noi italiani siamo abilissimi ad organizzare questo genere di manifestazioni e molti ormai sono rassegnati a seguirle in tivù in mancanza di alternative decenti. Ogni anno a febbraio non si parla che del Festival, che subiamo senza protestare alcune sere durante le quali si alternano sul palco usignoli che emettono degli urli il più delle volte sgradevoli. Si tratta di una tradizione stupida alla quale ci siamo rassegnati, come quella della pizza che ormai cucinano anche quelli che non la sanno cucinare. Naturalmente oltre ai cantanti sfilano a Sanremo personaggi che con la musica non hanno nulla che fare, cioè comici, attori e vari nullafacenti. Tolleriamo chiunque, siamo abituati a sopportare qualsiasi schifezza televisiva.
Quest’anno ci toccherà sorbire pure un pistolotto politico, probabilmente quello che ci servirà il presidente dell’Ucraina che, tra un bombardamento e l’altro, si distrarrà raccontandoci episodi di eroismo dei suoi connazionali i quali, stanchi di morire ammazzati dai russi, chiedono all’Occidente non una mano per difendersi ma qualche cannone per far secchi quei rompiballe degli ex sovietici. Sanremo insomma sarà una specie di succursale dell’Onu notoriamente intenta a supportare con armi idonee a contrastare quel matto di Putin, che molti gazzettieri danno già per morto. Parecchia gente si illude che Mosca perda la guerra grazie al decesso dello Zar, mentre i combattimenti continuano sempre più feroci. Ho scritto feroci, non froci, sia chiaro. Sia come sia, sono curioso di ascoltare il discorso che pronuncerà Zelensky ai nostri compatrioti fra un trallallero e un trallallà, sono quasi sicuro che egli sarà in grado di somministrarci il solito minestrone, cioè la richiesta di carrarmati, mitragliatrici, cannoni e similari. Tutta roba utile a prolungare il conflitto in modo che le vittime non smettano di crescere. Il signor presidente ed ex attore affermerà che il suo Paese non smetterà di battersi fino a vittoria ottenuta. Auguri, e campa cavallo. Alla prossima edizione del Festival ci aspettiamo la partecipazione di Putin, tanto per variare.
Il bilancio delle devastanti inondazioni causate dalla tempesta che ha colpito il Texas centrale sale ad almeno 51 morti. Ventisette i dispersi.Il dato ufficiale fornito dalle autorità parla ancora di 43 vittime ed è probabile aumenti nella zona più colpita della contea di Kerr. Sempre le autorità sabato in una conferenza stampa hanno dichiarato che 15 delle vittime erano bambini. Il governatore Greg Abbott ha promesso che le squadre avrebbero lavorato 24 ore su 24 per soccorrere e recuperare le vittime. Ancora da ufficializzare il numero delle persone disperse, a parte 27 bambine che si trovavano in un campo estivo femminile.