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Vacanze da eremita sulle orme di San Francesco: un luogo magico da visitare

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Carlo Conti “frequenta” san Francesco d’Assisi e i luoghi del francescanesimo da molti anni, anche perché, ha spiegato lui stesso, «ne rimani affascinato». E non solo per presentare gli eventi di beneficenza legati al sacro convento, così come fa a san Giovanni Rotondo per Padre Pio. È da immaginare che in una passeggiata verso l’eremo delle Carceri, nel bosco che sovrasta Assisi, possa rilassarsi e abbandonarsi alla contemplazione, lontano anni luce dalle ribalte mediatiche. Del resto, conventi, eremi, abbazie, santuari (soprattutto quelli mariani) sono stati per secoli mete privilegiate dire, principi, cavalieri, artisti, scrittori, poeti, scienziati, attori e attrici, insieme alle infinite schiere di pellegrini “comuni”. Accomunati dalla condivisione di questa scelta di silenzio, preghiera, fuga o tentativo di ritrovare se stessi.

Da tempo i pellegrinaggi, i cammini, le soste lungo le antiche rotte della fede sono tornate ad essere una consuetudine, se non una moda. La pandemia ha spinto ulteriormente su queste strade polverose e ancora avventurose. Sono sempre più numerosi coloro che in gruppo o in solitaria organizzano trekking, cammini – anche a cavallo, con gli asini, in bici o semplicemente a piedi – e le mete sono tantissime, in Italia e nel mondo. Ma chi volesse trovare un mondo nascosto non così distante da città e borghi sommersi dal turismo di massa, potrebbe inoltrarsi alla ricerca degli originari romitaggi scelti da san Francesco e dai suoi primi compagni, nel cuore di una natura silvestre e solitaria, intatta, lungo la catena appenninica tosco-umbro-laziale. Questo suggerisce un agile e interessante volume appena pubblicato, dalle edizioni Il Mulino, nella fortunata collana “Andare per“, in questo caso andare per Eremi francescani, gli autori sono il saggista e studioso Attilio Brilli e Simonetta Neri.

Il percorso tracciato è quello che prende il via dal monte della Verna, fino agli eremi posti nell'alta valle del Tevere e della Valdichiana: Montecasale presso Sansepolcro e Le Celle di Cortona. Si prosegue quindi in direzione di Assisi, per visitare, oltre la Porziuncola, il complesso di San Damiano e l'eremo delle Carceri sul monte Subasio. Il percorso muove poi verso il cuore dell'Umbria con soste nell'eremo di Monteluco di Spoleto e in quello di Sant'Urbano o Speco di Narni. Nell’ultima tappa si raggiungono i quattro eremi della Valle Santa di Rieti, da Greccio dove Francesco mise in scena per la prima volta il Presepe, a Fonte Colombo, a La Foresta e a Poggio Bustone. Il libro in questione è ricco di notizie e di aneddoti legati a questo territorio, Nel 1912 la scrittrice Edith Wharton, americana, decide di fare un viaggio in Italia, insieme al marito. E una tappa a cui non vuole rinunciare è quella dell’eremo francescano della Verna. Arrivano di notte in macchina, lungo una strada tortuosa, sotto una pioggia torrenziale. Le ruote dell’auto si impantano nel fango, non c’è modo di muoverla. Che fare? Arrivano dei contadini, con un carro portano via la scrittrice, il marito, l’autista e i bagagli e li depositano davanti al portone dell’eremo, dopo un bel po’ di scampanellate per svegliare i monaci addormentati – ormai è quasi mezzanotte – e che li accolgono con molta sollecitudine e cordialità, rifocillandoli, riscaldandoli e offrendo loro «una minestra calda condita con olio d’oliva, acciughe e formaggio».

E naturalmente un posto per dormire. Oggi le cose sono un po' diverse, ma la sensazione di entrare in un universo parallelo, quando si arriva alla Verna e negli altri eremi, è più o meno la stessa. Pellegrini, studiosi, artisti, scrittori, intellettuali, credenti e non, ugualmente travolti dal fascino del francescanesimo e dei suoi luoghi d’origine. Come il calvinista Paul Sabatier che poi scriverà un’importante biografia di Francesco, che sceglie Assisi per il suo viaggio di nozze, nel 1889. L’altro giorno, il 13 maggio, si è celebrata la Madonna di Fatima. Un’occasione per immagimnare di volgere i propri passi – fisici o interiori - verso il Portogallo , al santuario di Fatima. Si sarebbe in folta compagnia, ra pellegrini famosi e non. Sono tante le celebrità passateda lì e che poi ne hanno mantenuto un legame particolare. Nel 2018 è arrivato Andrea Bocelli, con la moglie Veronica Berti, e il celebre cantante ha poi dato testimonianza intensa attraverso i social. Ha raccontato il suo pellegrinaggio a Fatima anche Orietta Berti, nel 1970, insieme al marito Osvaldo e il francescano padre Ugolino Vagnuzzi. 

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