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Lazio, Lorenzinsfiderà Zingaretti

Beatrice Lorenzin

Il Pdl ha sondato la sua disponibilità, Storace: il candidato dev'essere conosciuto e popolare

Lucia Esposito
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Ormai sembra essere solo questione di ore, e il Pdl dovrebbe sciogliere il nodo del candidato alla presidenza della Regione Lazio, quando mancano solo 48 giorni alle urne. In pole position c'è Beatrice Lorenzin. Sarebbe lei alla fine, a quanto si dice, il nome in grado di riunire i consensi delle correnti del centrodestra laziale. Piacerebbe più di Franesco Storace il cui nome era stato fatto da Berlusconi il giorno di Capodanno. Ma dopo lo stop dei quadri locali, che hanno rivendicato al Pdl la scelta del candidato, anche il Cavaliere sta riflettendo. E attende la proposta del partito laziale per poterla approvare. Lorenzin sarebbe in vantaggio sugli altri nomi emersi in questi giorni e del resto non ancora tramontati (Cutrufo, Matone, Angelilli, Moffa).  Stefano De Lillo, il senatore ex Fi che a rigore fu il primo a proporsi già mesi fa, oggi non a caso ha  "rinnovato la disponibilità a candidarsi alla presidenza, nel segno dei valori cattolico-liberali in ticket con una rappresentante del mondo femminile'". Gianni Alemanno e Renata Polverini da parte loro non hanno confermato l'ipotesi Lorenzin ("nulla ancora è stato deciso"), ma di certo non l'hanno smentita. ''Bisogna mettere in campo - secondo il sindaco di Roma - il candidato che riesca a interpretare le esigenze della società civile e le spinte migliori della politica".  La governatrice uscente ha di certo simpatia per il rosa (''sono donna e ho sempre sostenuto le donne''), e del resto Lorenzin fu la sua portavoce in campagna elettorale nel 2010. Ma anche lei rifiuta il totonomi: "Apprezzo tutti i possibili candidati". Bisognerà però fare i conti con Francesco Storace, che in piena campagna elettorale, era nel Reatino per incontrare agricoltori, espositori e visitatori del mercato di Osteria Nuova, e non sembra affatto intenzionato a ritirarsi. Anzi: potrebbe attirare a sè una parte del Pdl. Per il Pd però è la dimostrazione che "la candidatura forte e vincente di Nicola Zingaretti - ha affermato il segretario romano Marco Miccoli - ha fatto implodere la destra: tutti chiedono un paracadute, corrono solo per limitare i danni'". Oltre a quello dell'ex presidente della Provincia (centrosinistra) e dell'ex ministro della Sanità (La Destra), i cittadini del Lazio dovrebbero trovare sulla scheda anche i nomi di Giulia Bongiorno (Lista Monti), Davide Barillari (M5S), Simone Di Stefano (CasaPound), Alessandra Baldassari (Fermare il declino) e Francesco Pasquali (Ragione Lazio). Oltre naturalmente al nome del Popolo della Liberta' che sara' reso noto nelle prossime ore.    La reazione dei Storace "Io non so davvero se Beatrice Lorenzin sia il candidato che il Pdl vuole proporre, bisogna avere però la certezza con tutti gli aspetti positivi o negativi, che quando metti in campo un candidato, questo sia conosciuto nell'ultimo paese in provincia di Viterbo o di Frosinone. Serve la fiducia nel candidato e la popolarita'''.  Lo ha detto il segretario nazionale de La Destra Francesco Storace e candidato alla presidenza della Regione Lazio, Francesco Storace, ospite di Teleradiostereodue, sottolineando che la 'battaglia' per la Regione non e' affatto gia' vinta da Nicola Zingaretti

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