Consulta, pressing di Grasso: "O si vota domani o si aggrava il problema"
«Spero che domani si trovi una soluzione altrimenti il problema diventa ancora più grave». Il presidente del Senato, Pietro Grasso, va in pressing del Parlamento sulla vicenda dell'elezione dei membri della Corte costituzionale e del Csm. A margine della presentazione del suo libro Lezioni di mafia a Isola Maggiore di Tuoro sul Trasimeno, Grasso non entra nel merito delle candidature «perché non partecipo - ha ribadito - alle scelte nella votazione». E sottolinea che «si è tentato di andare veloci e ad oltranza». «Abbiamo bisogno di riprendere i lavori parlamentari in quanto le due camere non si possono fermare perché non si trovano degli accordi e delle intese», ha tuonato Grasso aggiungendo: «Ci sono impegni urgenti da prendere per il paese e non si possono rallentare in questo modo i lavori del Parlamento». E sulla giustizia: «La riforma della giustizia è una cosa importante ed è una priorità per favorire anche gli investimenti e il riconoscimento del diritto perché in Italia il corso della giustizia civile è più lungo rispetto ad altri paesi»: Per quanto riguarda invece la polemica sulla possibile modifica delle ferie dei magistrati Grasso lo ritiene "un aspetto certamente secondario". "Io so - osserva - che i magistrati e tutti i giudici della Corte di Cassazione e tutti i giudici di merito hanno un tempo ulteriore di vacanza non per le ferie, ma per depositare i provvedimenti che hanno introitato l'ultimo giorno perché la motivazione della sentenza ti costringe poi a continuare il lavoro". "Mantenuta questa necessità - conclude Grasso - poi tutti gli altri che non hanno sentenze da fare possono allora veder ridotte le proprie ferie". Non si è fatta attendere la risposta di Renato Brunetta: «Al presidente Grasso, con tutto il rispetto che si merita. La Repubblica prospera con libertà parlamentare e senza ultimatum», ha scritto su Twitter il capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.