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Forza Italia, conti in rosso: Silvio Berlusconi chiede agli onorevoli un contributo di 10mila euro per salvare 81 dipendenti

Giulio Bucchi
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Una una tantum di 10mila euro, un "sacrificio personale" richiesto a deputati e senatori di Forza Italia per salvare gli 81 dipendenti del partito a rischio licenziamento. Silvio Berlusconi ha dato mandato alla onorevole Maria Rosaria Rossi, tesoriere azzurro, di firmare e spedire una circolare ai colleghi. Secondo quanto riferisce l'HuffingtonPost.it di cifre non si parla, ma qualche forzista si è lasciato scappare l'importo. L'invito è semplice: mettersi una mano sul cuore e l'altra sul portafoglio. Complicato in un partito i cui conti sono perennemente in rosso e risanati dalla generosità del Cavaliere, che finora ha messo di tasca sua i soldi per tappare le falle a fronte di membri di Forza Italia restii a pagare addirittura il tradizionale obolo di iscrizione. Secondo le ultime stime i "morosi" sarebbero addirittura il 40% del totale dei parlamentari, circa una settantina su 129. Si tratta di circa 300mila euro mancanti al mese. La lettera di Mariarosaria Rossi - "So solo che tutti noi abbiamo un dovere morale verso queste persone - recita la circolare, secondo quanto riportato dall'HuffingtonPost.it -. Il dovere di un sacrificio che noi parlamentari possiamo sopportare. Non parlo di ciò che si deve o meno a Forza Italia (e qui il riferimento appare piuttosto polemico a quanto accennato in precedenza, ndr), chiedo un gesto eccezionale, uno sforzo, un sacrificio in nome dei nostri collaboratori, che in questi mesi non possono essere retribuiti dal partito. Vi chiedo di dare un segnale con un contributo straordinario per dimostrare a tutti quello che il nostro presidente Silvio Berlusconi ci ha insegnato e ha sostenuto con convinzione: siamo una grande famiglia, nella quale nessuno deve essere lasciato indietro". La spending review azzurra - La richiesta del duo Berlusconi-Rossi deve essere inserita nel quadro della spending review azzurra, allo studio da mesi tra mille difficoltà. Per esempio, a causa dei mancati pagamenti dei propri iscritti, gli amministratori di Forza Italia hanno dovuto disdire l'affitto dell'ultimo piano della sede romana di San Lorenzo in Lucina (risparmio di 20mila euro), obbligando qualche big azzurro a fare le valigie e lasciare il proprio prestigioso ufficio. Una misura tampone che per ora ha salvato il posto alla metà dei dipendenti.  

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