Ncd Calabria: "Se il Pd non si allea con noi facciamo cadere il governo"
"Se il Pd non si allea con noi in Calabria, siamo pronti a far ballare il governo e la maggioranza a Palazzo Madama". Il messaggio della truppa calabrese di Ncd è arrivato forte e chiaro alle orecchie di Matteo Renzi. Gli alfaniani guidati da Antonio Gentile pretendono un accordo con i democratici alle Regionali di novembre. In caso contrario, minacciano di traslocare in un altro gruppo erodendo così la maggioranza di palazzo Madama. "Se non sigliamo un'intesa - si è sfogato ieri Angelino Alfano al telefono con il vicesegretario dem Lorenzo Guerini - rischio di perdere altri pezzi". Il candidato dem Mario Oliverio si oppone con tutte le forze alle “larghe intese calabresi. Piuttosto - ha spiegato agli emissari romani - mi ritiro". La trattativa va avanti da giorni. La strategia - La guidano Gaetano Quagliariello e Lorenzo Cesa, ospiti fissi di Guerini nella sede del Pd. Ma il Nazareno continua a dire no: "Le alleanze non si possono impacchettare a un giorno dalla presentazione delle liste - spiega a Repubblica Oliverio - E non credo che un accordo nazionale possa prescindere dai territori". Porte chiuse - "In Calabria ci sono i margini per una intesa con il Pd - giura Quagliariello - Le prossime ore saranno decisive". E Cesa: "È possibile replicare l'alleanza che già governa a Roma". Ma Oliverio tira dritto: "I senatori minacciano il governo? Non ci voglio credere. Se così fosse, si tratterebbe di un ricatto. Cedendo, finiremmo per rafforzarlo". E pure Sel farà di tutto per bloccare le larghe intese calabresi. L'ex governatore Giuseppe Scopelliti chiarisce la sua posizione: "Noi restiamo a destra - annuncia - e sosteniamo la candidata di FI Wanda Ferro. I miei troveranno spazio nelle altre liste di centrodestra. Faccio i miei complimenti a Gentile, in Calabria ha portato il partito al suicidio". Insomma tra Reggio e Roma c'è alta tensione. E Renzi ora dovrà fare i conti con tutti...