Marchini non fa bene a Berlusconi: il giallo del pomeriggio
Arriva a metà pomeriggio, parlerà di politica ma anche di Milan. No, non viene, non sta bene ma interverrà telefonicamente. No, niente telefonata perché è afono. Eccolo qua, in poche parole, il giallo di fine aprile di Silvio Berlusconi. L'ex premier, fresco di annuncio "romano" (addio Bertolaso, appoggio a Marchini e tanti saluti, pare, a Salvini e Meloni), era atteso alle Stelline per un appuntamento milanese a fianco della capolista azzurra Mariastella Gelmini. Fibrillazione nel popolo di Forza Italia e tra i giornalisti, perché in tanti si aspettavano un commento dopo la rottura o presunta tale con gli alleati di Lega Nord e Fratelli d'Italia (che invece a Milano appoggiano il candidato unico Parisi). E invece, all'ultimo, ecco il dietrofront. Semplici problemi di salute oppure, maligna qualcuno, una perdita di voce "benedetta" e provvidenziale per evitare di parlare (e rinfocolare le polemiche) in casa del milanesissimo Salvini?